25 gennaio 2021
«Sardegna arancione, regione responsabile»
L'assessore regionale alla Sanità, il leghista Mario Nieddu, chiede la revoca dell'ordinanza che dispone la zona arancione, ma dal Ministero filtrano indiscrezioni poco rassicuranti. Tutti i dati spediti a Roma dalla Regione Sardegna

CAGLIARI - La Sardegna rischia di rimanere in zona arancione per almeno due settimane. E questo, solo ed esclusivamente in base ai dati inviati dalla Regione al Ministero. L'assessore regionale alla Sanità, il leghista Mario Nieddu, chiede la revoca dell'ordinanza che dispone le nuove restrizioni su bar, ristoranti e spostamenti, ma dal Ministero filtrano indiscrezioni poco rassicuranti.
E le parole di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, docente d'Igiene e Medicina preventiva alla Cattolica di Roma, lasciano poco spazio di manovra. Siamo davanti a una polemica francamente inutile perché non c'è nulla su cui discutere - dice - il passaggio della Sardegna in zona arancione è il frutto di un automatismo in base ai dati inviati dalla Regione. Non c'è possibilità di errore e il Governo, va detto chiaramente, non ha margini per fare ulteriori ragionamenti o interpretazioni.
L'assessore almeno ci prova. Colloqui stretti col Ministro Speranza e la velata minaccia di arrivare fino ad un ricorso al Tar. Il bollettino di domenica per la Sardegna intanto ha fatto registrare una lieve diminuzione della curva dei contagi su base giornaliera, 175 nuovi casi e tre vittime, con un indice di positività che rimane però al 6,5%.
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