Il presidente del Comitato per Punta Giglio Libera, Giovanni Oliva, contesta aspramente le opere di allestimento del Maps di Punta Giglio e invia una dettagliata missiva al direttore dell’ente Parco Mariano Mariani, al Sindaco di Alghero Mario Conoci e al Consiglio Regionale Sardo
ALGHERO - L'
apertura del nuovo Rifugio di Mare nell'ex Batteria sulla falesia di Punta Giglio ad Alghero non placa le polemiche del Comitato presieduto dall'architetto Giovanni Oliva, tutt'altro. Con
Pec urgente indirizzata al direttore dell’ente Parco Mariano Mariani, al Sindaco di Alghero Mario Conoci e al Consiglio Regionale Sardo, il Comitato pone alcuni dubbi e rivolge puntuali domande circa l'allestimento del
Maps e la gestione degli accessi.
Cartellonistica priva dei loghi del parco di Porto Conte. «Visto che nuovi cartelli informativi posizionati all’interno del compendio di Punta Giglio sono privi del marchio e della scritta “Parco Regionale di Porto Conte” e sono esclusivamente in lingua italiana, si chiede se l’omettere qualsiasi riferimento al Parco di Porto Conte e il limitare la messaggistica alla sola lingua italiana (e senza lettura Braille per i non vedenti), derivino da una precisa scelta, nel qual caso il Comitato gradirebbe conoscere quale è il razionale di questa decisione. Al Comitato tale decisione pare impropria ed in contrasto con il ruolo istituzionale dell’ente tra cui la promozione, inoltre esso concede l’utilizzo del marchio a imprese qualificate dietro pagamento».
Il Comitato chiede, inoltre, se l’incarico retribuito all’architetto algherese Stefano Govoni di fornire “pannelli esplicativi a supporto del percorso museografico a cielo aperto del Museo Ambientale di Punta Giglio” (Determinazione n.505 del 3/9/2021), non sia in contrasto con l’art. 3, secondo comma del Protocollo d’Intesa tra parco e Cooperativa 5° Elemento che recita: “Parco e Cooperativa si impegnano a condividere un progetto di realizzazione di un Museo a cielo aperto che valorizzi la storia e le valenze culturali e ambientali del sito demaniale-militare; l’intervento sarà interamente finanziato da Il Quinto Elemento Società cooperativa, che si impegna fin d’ora a concordare con l’Ente Parco di Porto Conte le finalità culturali, gli allestimenti e le modalità di fruizione e gestione”.
C'è poi il problema QR code. Il fatto che inquadrando con smartphone il codice QR sui cartelli si venga catapultati sul sito del “Rifugio di Mare” (e cioè della struttura alberghiera), invece che su quello del Parco - domanda il Comitato - corrisponde anch’esso ad una precisa scelta di codeste amministrazioni e quale sia la logica che sottende alla decisione. «Al Comitato Punta Giglio Libera questa decisione pare in contrasto con gli scopi del Parco, essendo esso, tra l’altro, l’ente gestore che si accolla le spese della cartellonistica». Ingressi al compendio di Punta Giglio a 5 euro: Poiché l’ordinanza n.2 del 2018 stabiliva il costo del biglietto a 3 euro, il Comitato chiede con che atto formale e trasparente il costo sia stato aumentato, chi sia incaricato di emettere i biglietti e chi il beneficiario degli introiti.
Da ultimo, il Comitato chiede se il posizionamento di una telecamera presso il cancello d’ingresso al comprensorio di Punta Giglio (SS 127bis) è stato autorizzato. E se si, chi abbia accesso alle immagini. «I fatti sopra descritti rappresentano un grave incidente istituzionale e alla cittadinanza preme sapere se Parco e Comune hanno deciso di abdicare al proprio ruolo di “padroni di casa” e trasferire le competenze alla cooperativa, nel qual caso si potrebbe ipotizzare una illegittima deviazione ordinamentale. Infatti, si è portati a pensare che ad esse non interessi gestire coerentemente e in conformità alle norme vigenti il bene dato loro in gestione e che questo sia un preludio (assieme ad altre notizie apparse recentemente) alla svendita del parco a privati» conclude la nota a firma di Giovanni Oliva.