I vertici del Parco di Porto Conte rimarcano a muso duro la regolarità del procedimento sulla falesia di Punta Giglio e rispediscono indietro la richiesta di blocco lavori giunta da migliaia di persone, associazioni e autorevoli accademici. E avvertono: basta azioni volte a screditare l'ente, pronti ad azioni legali
ALGHERO - Avanti tutta con i lavori di messa in sicurezza della falesia di Punta Giglio. A rimarcare la totale validità dell'inter autorizzato sono i vertici di Casa Gioiosa, che nell'informare circa la presunta «regolarità» dei lavori, si scagliano pesantemente contro le numerose associazioni e quanti - da tempo - osteggiano l'intervento sulla falesia. «Appaiono del tutto risibili e prive di alcun fondamento, oltre che palesemente errate le obiezioni contenute nell’ennesimo
esposto» attaccano a muso duro da Tramariglio.
«Stupisce che gli estensori dei rilievi - si legge - possano continuare a commettere errori interpretativi così macroscopici. Argomentare nei rilievi formulati che la prioritaria esigenza di evitare interferenze con gli habitat marini, debba significare che nessuna parte dei materiali di distacco dalla falesia debba finire nelle acque sottostanti, confondendo quindi gli habitat marini con le acque marine sottostanti, è del tutto significativo della incompetenza di chi ha scritto questo, oltre che della scorrettezza di costruire su queste inesattezze inutili allarmi presso gli enti di controllo, tentando anche di screditare l’Ente Parco».
Per Mariani e Tilloca, altro grave errore commesso sarebbe quello di contestare che gli interventi possano ridurre il rischio come definito dal piano di assetto idrogeologico:« Ciò che il progetto si propone non è l’eliminazione dei rischi previsti dal PAI, ma la sensibile attenuazione del rischio posto a base dell’ordinanza di interdizione del tratto di mare emessa dalla locale Capitaneria. La riduzione del rischio legato alla ordinanza attiene alla necessità di prevenire incidenti, salvaguardare l’incolumità delle persone, delle cose e la sicurezza della navigazione».
E avvertono. «Massima disponibilità verrà assicurata nel fornire tempestivamente a tutti ogni eventuale ed ulteriore atto della procedura, così come per documentare l’avanzamento dei lavori fino alla loro ultimazione. Ciò che non sarà più tollerato è il reiterato tentativo di screditare l’Ente Parco e la sua immagine istituzionale diffondendo informazioni errate palesemente infondate ed allarmistiche. A tale fine ogni azione legale sarà intrapresa nelle sedi opportune per tutelare l’Ente Parco ed il suo operato».