Soli 6 si su 31 consiglieri bastano per approvare il documento alla 13esima apparizione in aula. Passa per due soli voti, Maggioranza spaccata sull’argomento, mentre l’Opposizione abbandona l’aula
ALGHERO – La discussione di una delibera che inizia alle 22.20 è già un fatto che non capita spesso nell’aula consiliare, ma ancora meno spesso capita che l’adozione di una variante al Piano Particolareggiato passi con appena 6 voti favorevoli (possibile grazie all'escamotage della seconda convocazione consiliare). E’ quello che è successo ieri notte, quando, dopo la discussione sull’opportunità di parlare in aula delle dimissioni del sindaco ed il susseguente
abbandono polemico dell’aula da parte dell’Opposizione, la Maggioranza ha deciso l’inversione dell’Ordine del Giorno, andando a discutere il documento di rettifica, che entrava così in Consiglio Comunale per la 13esima volta. Ed il tredici, evidentemente, ha portato fortuna, visto che la delibera è stata approvata. Ma quanta fatica. A poco infatti, è servita la presenza del dirigente comunale del Settore Sesto “Urbanistica” Vittoria Loddoni, che pur dando parere favorevole all’atto, non ha convinto la maggioranza dei presenti. Infatti, sui 14 consiglieri della Maggioranza, solo 6 hanno votato positivamente (Balzani, Camerada, Manconi, il presidente Muroni, Giancarlo Piras ed Usai), quattro si sono espressi contro (Grossi, Langella, Lobrano e Paulesu), mentre altrettanti hanno preferito astenersi (Carboni, Musu, Sau e Zanetti). Se Giancarlo Piras dichiarava che «la zona, come si evince dalla Carta del 1980, è chiaramente una B2. Penso che questo sia un elemento che tranquillizza i consiglieri e permette di dare un voto tecnico e non politico» e Antonio Camerada sottolineava che così si stava «facendo un atto di giustizia, perché stiamo dando una risposta certa ai cittadini», Adriano Grossi ammetteva che i dubbi gli erano rimasti «e ancora di più, anche perché nella relazione integrativa, la parola “presumibilmente” è rimasta. Non vedo elementi chiarificatori – ha concluso – perché se è solo un errore cartografico, non c’era bisogno di ricalcolare gli standard urbanistici». Chiara anche la posizione degli astenuti, ben riassunta dall’intervento di Peppinetto Musu. «Io quando voto devo essere sicuro – ha ammesso il forzista – ed oggi non lo sono» e da Alberto Zanetti, che chiariva la sua presenza in aula «per il senso di responsabilità politica richiestoci più volte dal sindaco». Alla fine, attorno alle 22.40, il Consiglio ha deliberato «di adottare la variante al Piano Particolareggiato delle sottozone B1-B2, inserendo i tre comparti denominati 178-179-180 delimitati tra le Vie Pais-De Giorgio-Don Minzoni, in successione ai comparti già previsti nel piano e classificare S2 anziché B2c il lotto sito tra Via Marconi-Cravellet-L.Da Vinci», rettificando contestualmente «la cartografia relativa all’“Approvazione variante Prg zone B2-B3-B3* e Pp delle sottozone B1-b2 in località Lido Cuguttu, contenente specifiche normative atte a regolamentare la localizzazione di interventi alberghieri nei lotti prospicienti il mare».
Nella foto Antonio Camerada