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Francesca Ghirra 10:05
L'opinione di Francesca Ghirra
Lo Stato non può mettere a reddito beni pubblici sardi
<i>Lo Stato non può mettere a reddito beni pubblici sardi</i>

L’ex batteria militare di Poggio Raso a La Maddalena, l’ex batteria militare di Capo d’Orso a Palau, la palazzina ex alloggio agenti penitenziari e l’edificio vicino al Ceas (Centro di educazione ambientale e sostenibilità) a Cala Reale, nell’Isola dell’Asinara, l’ex Intendenza di Finanza in via Luzzati, a Sassari. Sono questi i cinque beni presenti in Sardegna che rientrano nel bando recentemente pubblicato dall’Agenzia del demanio per la concessione in affitto di 383 immobili pubblici destinati a progetti di valorizzazione con investitori privati. L’operazione, presentata come strategia di “recupero e rifunzionalizzazione”, non prevede però alcun coinvolgimento delle istituzioni regionali e mira alla messa a reddito di beni appartenenti allo Stato anche quando non più utilizzati per scopi pubblici. Con questo bando lo Stato viola l’articolo 14 dello Statuto speciale della Sardegna, che ha valore costituzionale e stabilisce l’obbligo di trasferimento gratuito alla Regione Autonoma della Sardegna dei beni statali cessati da usi governativi. L’applicazione di questo articolo è particolarmente rilevante per la dismissione dei beni del demanio, come quelli militari, poiché prevede che, una volta cessata la loro funzione statale, tali beni debbano essere trasferiti alla Regione Autonoma della Sardegna. Questo principio è stato confermato dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 383/1991, che ha stabilito che i beni immobili connessi a servizi di competenza statale restano allo Stato solo finché dura tale condizione; una volta cessata, la proprietà si trasferisce automaticamente alla Regione. Ho presentato un’interrogazione al Ministro dell'Economia e delle Finanze per chiedere la sospensione immediata delle procedure di affidamento e valorizzazione dei beni pubblici situati in Sardegna fino a che non venga verificata la loro spettanza alla Regione ai sensi dell’articolo 14 dello Statuto e l’apertura di un tavolo politico-istituzionale con la Regione Sardegna, per definire un piano di attuazione vincolante dell’articolo 14 dello Statuto, che garantisca alla Sardegna il pieno esercizio delle proprie prerogative costituzionali.

*Deputata Francesca Ghirra (Progressisti)
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