Valdo Di Nolfo parla espicitamente di almeno una dozzina di milioni di mancato guadagno per le casse comunali e chiede chiarezza. Con dati alla mano parla di legami tra politici e costruttori
ALGHERO - «Prima di entrare nel merito della questione penso sia utile ricordare alcune tappe e alcuni passaggi fondamentali di un’oscura vicenda della politica algherese, per capire, per comprendere a pieno di chi sono le responsabilità politiche. Noi amministratori di politica dobbiamo parlare e responsabilità politiche in questo scempio ve ne sono tante, tante omissioni politiche, tanti incontri tra potere politico e potere imprenditoriale, tante commistioni insomma, e a pagare è sempre stata la cittadinanza e in primis le fasce più deboli». Inizia così il più agguerrito degli interventi sulla questione "Piazza dei Mercati" da parte del consigliere d’Opposizione Valdo Di Nolfo, durante il
consiglio comunale.
Minaccia querele Martinelli di fronte alla lettura in aula consiliare di un’interrogazione parlamentare del 2004 che lo citava a proposito dei rapporti tra la Sofingi (impresa costruttrice) di cui è dipendente e gli ambienti politici che frequenta per il suo ruolo di consigliere comunale. Tuttavia, il membro più giovane del Consiglio non risparmia nomi e date precise nelle vicende esposte che, dal 1998 a dieci anni dopo, fanno ancora parlare del caso Giordo.
Di Nolfo risponde alle accuse di Calvia a proposito delle responsabilità della Giunta Sechi e rivendica «la lotta portata avanti dai Verdi e da Alghero Viva in consiglio comunale e fuori, per evitare lo scempio urbanistico». Chiede chiarezza ai membri del Consiglio presenti. «Parliamo ora di responsabilità: chi ha determinato lo stop dei lavori? Chi ha determinato il surplace del cantiere in tutti questi anni? Il ritardo nella consegna dei lavori costituisce un danno e voglio sapere chi paga questo danno?» è l’invito del giovane politico nel determinare un responsabile tra l’amministrazione e l’impresa.
Nessun accenno di mediazione o tono conciliante nel suo discorso, dove ricorda i 40 giorni di occupazione della palestra fino all’arrivo delle gru, dove parla esplicitamente di almeno una dozzina di milioni di mancato guadagno per le casse comunali «tra penali non pagate per il ritardo nei lavori, il suolo pubblico non percepito e la mancata congrua valutazione economica». «Com’è possibile – aggiunge - che mentre le aree edificabili al centro città salgono di prezzo vertiginosamente si regala a due lire l’area Giordo ad un privato».
Nella foto Valdo Di Nolfo