Al momento le condizioni sono stabili ma non può essere considerato fuori pericolo. Saranno ancora necessarie 48 ore per avere un quadro certo
ALGHERO - «Il sistema di sorveglianza è entrato in funzione immediatamente, il paziente è stato preso in carico dalle strutture sanitarie che nel più breve tempo possibile hanno effettuato l’individuazione dei contatti e avviato le procedure previste in questi casi». E', in sintesi, la precisazione del direttore sanitario dell’Azienda sanitaria locale di Sassari, Marcello Acciaro, che ha ricostruito le fasi che hanno visto impegnati i medici dell’Asl sassarese durante l’ultimo caso di
meningite (sepsi meningococcica) registrato su un uomo in transito all’aeroporto di Alghero, giunto nell’isola per lavoro.
Un’operazione che è cominciata alle 17,30 di giovedì scorso, alcuni minuti dopo il ricovero del paziente all’ospedale di Alghero. «Grazie alla collaborazione con l’Ufficio di sanità marittima e aeronavale – ha spiegato Fiorenzo Delogu, responsabile del Servizio di Igiene pubblica del Dipartimento di prevenzione della Asl – è stato possibile avere l’elenco dei passeggeri arrivati nell’isola con il paziente, quindi quelli in transito nell’area di imbarco al momento in cui è stato soccorso dal personale aeroportuale quindi quelli in partenza con il suo volo. Con tutti questi è stato possibile entrare in contatto e a questi si sono aggiunte quelle persone incontrate fuori dall’aeroporto. Per alcuni abbiamo attivato la profilassi farmacologica, per altri invece la sorveglianza sanitaria. Al momento non ci sono secondi casi correlati a questo».
La situazione clinica del paziente rimane comunque grave. «Alcuni dati sono in miglioramento – ha detto il responsabile della Rianimazione dell’ospedale civile “Santissima Annunziata” di Sassari, Demetrio Vidili – senz’altro saranno ancora necessarie 48 ore per avere un quadro più tranquillo. Al momento il trend è stabile, i parametri cardiocircolatori hanno mostrato un segnale positivo. Ma ancora non può essere considerato fuori pericolo».