Red
18 novembre 2009
Medicina: 142 borse di studio
I destinatari sono sia gli specializzandi, che già frequentano le Scuole, che i laureati ammessi al primo anno di corso delle Scuole. Sono state istituite 81 borse per le Scuole di specializzazione dell’Università di Cagliari, 61 per quella di Sassari

SASSARI - 142 borse di studio a favore degli specializzandi per la frequenza delle Scuole di specializzazione delle Facoltà di Medicina e chirurgia: è il contenuto di una delle delibere approvate dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore regionale della Sanità Antonello Liori. I destinatari sono sia gli specializzandi, che già frequentano le Scuole, che i laureati ammessi al primo anno di corso delle Scuole. Dovranno essere nati in Sardegna, o risiedervi da almeno sei anni, oppure essere figli di emigrati sardi.
Per il 2009 la distribuzione delle borse è stata determinata alla luce del fabbisogno formativo indicato dal “Piano sanitario regionale dei servizi 2006/08” e considerando le esigenze dei servizi erogabili da parte delle strutture del Servizio sanitario regionale, delle domande di partecipazione dei neolaureati agli esami di ammissione alle Scuole negli ultimi anni e delle proposte formulate dalle Università di Cagliari e Sassari.
Sono state istituite 81 borse di studio per le Scuole di specializzazione dell’Università di Cagliari (suddivise in 5 per farmacologia, 4 per fisica medica, 14 per genetica medica, 16 per microbiologia e virologia, 13 per ortognatodonzia, 15 per patologia clinica e 14 per scienza dell’alimentazione) e 61 per quella di Sassari (suddivise in 15 per biochimica clinica, 11 per chirurgia odontostomatologica, 11 per microbiologia e virologia, 12 per patologia clinica e 12 per scienza dell’alimentazione) per una spesa complessiva di 1.647.697 euro nel bilancio 2009, 1.206.764 euro per il 2010 e 870.262,50 euro nel 2011.
«Con questo intervento abbiamo dato soluzione ad un’annosa disparità – ha spiegato l’Assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale, Antonello Liori – tra i medici frequentanti le scuole di specializzazione, che forniscono assistenza ed usufruiscono dell’assegno di formazione, e i non medici che pur frequentando le stesse scuole non avevano alcun sostegno economico. Un impegno concreto, frutto anche di un confronto coi rappresentanti degli specializzandi non medici».
Nella foto: l'assessore alla Sanità della regione Sardegna
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