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S.A.
12 gennaio 2010
"Pensiero felice" marcia su Cagliari
L’Associazione algherese “Pensiero felice onlus", sta organizzando una mobilitazione generale a Cagliari per protestare contro i tagli regionali ai contributi per le famiglie dei disabili

ALGHERO - L’Associazione algherese “Pensiero felice onlus", sta organizzando una mobilitazione generale a Cagliari in uno dei prossimi consigli regionali per chiedere, con una manifestazione pacifica, al Presidente Ugo Cappellacci di annullare il taglio dei finanziamenti alla legge 162/98.
Il provvedimento legislativo a carattere regionale, infatti, permette di elaborare piani personalizzati a favore delle persone con grave disabilità, prevedendo appositi finanziamenti che consentono vari tipi di intervento quali assistenza domiciliare, servizio educativo, accoglienza presso centri diurni o centri diurni integrati, soggiorni di 30 giorni all’anno in strutture residenziali e attività sportive e/o di socializzazione come idroterapia e ippoterapia.
«Un servizio questo molto, troppo importante per il disabile - fanno sapere dall'Onlus - che ha la possibilità di usufruire di prestazioni che gli consentono di uscire dall’isolamento a cui spesso è costretto e per i suoi familiari che possono affidare tranquillamente il proprio caro a persone di fiducia per recarsi al lavoro o altro».
Il 16 dicembre scorso, la Giunta Regionale ha approvato con la delibera n. 55/33, ha tagliato di 1.000 euro il contributo destinato a ciascuno dei 28.351 piani ammessi al finanziamento, risparmiando così 28.351.000,00 euro. L’Assessore Regionale all’Igiene e Sanità e all’Assistenza Sociale, Antonello Liori, ha giustificato l'intervento con l'aumento dei piani stessi, passati dai circa 9.200 del 2004 ai 28.351 presentati al 30 settembre 2009.
«Dati sui quali riflettere - dicono nella Onlus - soprattutto per la disinformazione del passato e che avrebbe dovuto far prendere coscienza alla Giunta per prevedere maggiori risorse». «Si taglia sempre sui più deboli - concludono nella nota - e ancora una volta ci troviamo di fronte a gravi ingiustizie commesse a danno dei disabili, i più deboli tra i deboli».
Foto d'archivio
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