Sergio Ortu
30 ottobre 2004
Le piogge allagano nuovamente la città
E’ ormai noto a tutti che la rete idrica e fognaria della città e dell’immediata periferia è ridotta a colabrodo

Non è ancora iniziata la vera stagione invernale che la città ad ogni sporadico acquazzone di questo insolito autunno va puntualmente sott’acqua. Una situazione di oggettiva emergenza alla quale l’amministrazione comunale sta rimediando con interventi tampone e palliativi in attesa di finanziamenti ben più consistenti già previsti e che dovrebbero mettere mano all’intero sistema idrico fognario della città. Nel frattempo però si registra l’ira di chi nel corso di tutti i temporali verificatisi nelle ultime settimane si è visto la cantina, il garages o addirittura l’appartamento inondato d’acqua piovana mista a liquami. E’ il caso degli abitanti via Paoli e via Galilei, ma ieri notte è toccato al solito imbuto di via Lido fronte ospedale marino. Sabato gli automobilisti si sono trovati davanti al solito mare d’acqua e sono stati costretti a cambiare tragitto per giungere in città. Allagamenti consistenti anche in via Calabria e sul versante adiacente il cantiere della piscina comunale e del campo da rugby. Per tutta la mattinata i pompieri della caserma di via Napoli sono stati impegnati in opere di prosciugamento di scantinati e stasamento di tombini fognari in gran parte della città. Anche in periferia non sono mancati i problemi e sulla questione della scarsa manutenzione dei tombini e delle condotte interviene anche il Comitato di Quartiere di Fertilia. In una nota a firma del presidente del Comitato Mauro Manca si evidenzia come la situazione del sistema idrico e fognario della borgata necessiti di opportune opere di manutenzione, soprattutto nel versante di collegamento con la stazione di pompaggio dislocata a poche decine di metri dal vecchio ponte sul Calik. Qui si convogliano acque bianche e nere che per ovvie ragioni nella giornate di forti precipitazioni intasano la sottodimensionata stazione di pompaggio che inevitabilmente sputa fuori liquami che raggiungono creando un fiumiciattolo la vicina laguna, creando intuibili danni ambientali. Insomma è ormai noto a tutti che la rete idrica e fognaria della città e dell’immediata periferia è ridotta a colabrodo. Si attendono finanziamenti che sembra stiano arrivando ma per l’avvio delle opere, il giorno non è ancora dietro l’angolo.
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