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S.A.
5 febbraio 2010
Chiara Demelio al Sushi Restaurant di Sassari
Inaugura domenica 7 febbraio al Sosushi Restaurant di Sassari la mostra fotografica “Chiara Demelio per Nessuno”. Alle 19.00 una degustazione d’eccezione con il vino Nessuno delle Tenute Olbios, abbinata alle cruditè giapponesi di Sosushi

SASSARI - Inaugura domenica 7 febbraio al Sosushi Restaurant di Sassari (via Deffenu 20), la mostra fotografica “Chiara Demelio per Nessuno”. Alle 19.00 una degustazione d’eccezione con le bottiglie Gran Riserva del vino Nessuno delle Tenute Olbios, abbinata alle cruditè giapponesi di Sosushi, farà da cornice agli scatti fotografici che resteranno in esposizione fino al 27 febbraio.
Dopo il successo delle mostre precedenti, frutto della collaborazione con l’associazione artistica sarda Move in Art, la galleria del Sosushi di Sassari ospita la sua quarta esposizione. Creature femminili dal sapore mitologico quelle ritratte nelle 13 immagini di “Chiara Demelio per Nessuno”. Sono originate da autoscatti variamente rielaborati in post-produzione, le fotografie che l’artista sassarese Chiara Damelio affianca ai brani dell’Odissea. Ogni scatto, con relativa frase del poema di Omero, é diventato etichetta esclusiva del vino Nessuno delle cantine Tenute Olbios.
Artista di formazione poliedrica, la cui attività spazia dalla pittura alla scenografia, con interessi per la rivisitazione pop e citazionista di gesti e dettagli tratti da grandi capolavori del passato, Chiara Demelio indaga il rapporto tra la propria corporeità e la dimensione pubblica, caricando sulle spalle del suo stesso personaggio temi che prima affidava alla tela o alla scena. Una produzione multiforme in cui fa uso di materiale autobiografico, pezzi di vissuto, oggetti trovati per inscenare set di rappresentazioni dal tono fortemente intimista.
Tenute Olbios è una nuova cantina dove regna l’attenzione per le piccole cose che, sola, può portare a grandi risultati. La proprietaria Daniela Pinna, agronomo esperto, segue personalmente l’allevamento della vite utilizzando metodi “biologici” per ottenere la massima qualità.
Nella foto: Uno scatto della mostra di Chiara Demelio
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