Red
16 ottobre 2010
Screening a Sorso, prevenzione arma sui tumori
Per la prossima settimana intanto è stato fissato un altro incontro con la popolazione che si terrà a Sennori martedì 19, al centro culturale alle ore 18

SASSARI - Ha consentito di fare il punto della situazione e illustrare
l’importanza dell’attività di prevenzione per combattere patologie come i tumori. È servito anche a questo l’incontro che si è svolto a Sorso nei giorni scorsi e che ha visto impegnato il personale del Centro di prevenzione oncologica e del Centro Screening di Sassari. L’incontro voluto da Comune di Sorso e Asl di Sassari aveva l’obiettivo di informare
la popolazione femminile della cittadina della Romangia dell’avvio della campagna di screening mammografico, che vedrà l’Unità mobile radiologica stazionare sino al 21 novembre nei pressi della biblioteca comunale.
Qui saranno invitate a presentarsi circa 3mila donne comprese, tra i 50 e i 69 anni, che potranno sottoporsi gratuitamente all’esame radiografico per la prevenzione del tumore al seno. «Si tratta di una malattia subdola – ha detto il vicesindaco Marivanna Pulino nell’introdurre i lavori – e la prevenzione è l’unica arma che ci può salvare». «Dobbiamo fare in modo che la comunicazione arrivi a tutte le donne – ha detto l’assessore ai Servizi sociali Simonetta Pietri – perciò anche noi dovremo fare passaparola con amiche, parenti per far capire l’importanza della prevenzione».
«Ecco allora che lo screening consente di sottoporre una parte della popolazione, apparentemente asintomatica e a rischio, a controlli – ha affermato il responsabile del Centro di prevenzione oncologica dell’Asl di Sassari, Luigi Mannu – con dei benefici notevoli. Infatti lo screening consente di ridurre la mortalità». Sono circa 150mila all’anno in Italia i decessi per tumore e dal 92 al 2001 il 26 per cento è stato registrato tra le donne che avevano contratto il tumore al seno. «Ecco perché – ha concluso Mannu – la migliore arma è sempre la prevenzione».
«È importante individuare precocemente la malattia – ha sottolineato la vice-presidente dell’ordine dei medici di Sassari, Rita Nonnis – perché la malattia presa al primo stadio può portare alla guarigione sino al 100 per cento dei casi». La rappresentante dell’Ordine ha anche voluto sottolineare come il medico debba giocare un ruolo importante nella prevenzione e che la sua promozione sia un suo compito specifico, previsto nel codice deontologico.
Hanno quindi fatto seguito gli interventi della coordinatrice del Centro operativo screening Luisa Paoni che parlatp di “pap-test e prevenzione del tumore del collo dell'utero”, quindi delle radiologhe-senologhe Maria Laura Sedda e Daria Del Rio che hanno presentato rispettivamente relazioni su “mammografia e prevenzione del tumore alla mammella” e “ricerca del sangue occulto e prevenzione del colon retto”. Ha chiuso
la serie di interventi, l’ostetrica Maria Gambino che ha illustrato invece i percorsi della prevenzione e il ruolo della segreteria degli screening.
Nella foto: un momento dell'incontro
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