Alberto Becciu
18 ottobre 2010
Farmaci generici in farmacia, si può
Il farmaco “originale” ha un costo superiore perché in esso sono presenti i costi di brevetto (brend) e i costi di ricerca scientifica che i produttori di farmaci generici equivalenti non hanno dovuto sostenere

ALGHERO - Quante volte ci è capitato di andare in farmacia con la prescrizione medica di un farmaco e sentirci proporre un farmaco generico? Per il farmaco equivalente non bisogna aggiungere niente, mentre per il farmaco prescritto in ricetta (brend), spesso, c’è un’aggiunta da pagare. Il farmaco “originale” ha un costo superiore perché in esso sono presenti i costi di brevetto (brend) e i costi di ricerca scientifica che i produttori di farmaci generici equivalenti non hanno dovuto sostenere e una volta scaduto il brevetto, hanno potuto “clonare” il farmaco senza oneri aggiuntivi.
Ma i farmaci generici hanno davvero lo stesso effetto e la stessa composizione dei farmaci originali? I farmaci sono composti da un sostanza attiva (principio attivo) e da una serie di sostanze, utili a rendere gli stessi più biodisponibili e maggiormente assorbibili (eccipienti). Nella grande maggioranza dei casi i farmaci originali e gli equivalenti differiscono solo per la composizione degli eccipienti presenti al loro interno; questa piccola difformità, a volte, può fare un’enorme differenza in termini di tempo di assorbimento e in termini di effetti collaterali.
Chi ha ragione tra il medico che prescrive il farmaco e il farmacista che ci dice che il farmaco equivalente è uguale in tutto e per tutto all’originale? Il paziente è combattuto tra “rispettare” la prescrizione del medico e ascoltare il consiglio “risparmiatore” del farmacista. Quando i medici di base vogliono che sia erogato esattamente il farmaco prescritto appongono sulla ricetta un timbro con scritto “NON SOSTITUIBILE” e questa dicitura obbliga il farmacista a dare il farmaco indicato, previa aggiunta dell’onere previsto.
A volte i pazienti che assumono una terapia per molto tempo, come la pastiglia della pressione, si accorgono immediatamente dell’eventuale sostituzione del farmaco con un equivalente, ma ricordiamo che nella maggioranza dei casi non è causato da un ridotto apporto di principio attivo, ma solo da una diversa composizione degli eccipienti.
Il mio consiglio è di attenersi strettamente al parere del medico di base, che spesso è rigido sui farmaci cardiologici e neurologici, ma altrettanto disponibili all’assunzione dei generici per tutti gli altri tipi di farmaci, come antibiotici, antidepressivi e antinfiammatori (Aulin, Brufen, etc).
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