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A.B. 11 febbraio 2011
Ente Foreste, ecco la Commissione Agricoltura
«L’Ente Foreste deve diventare produttivo e portare a termine le stabilizzazioni», hanno spiegato i consiglieri. Dai commissari è arrivato l’invito a ripristinare gli incontri annuali con i sindaci dei territori dove si registra la presenza di cantieri forestali
Ente Foreste, ecco la Commissione Agricoltura

CAGLIARI - La conflittualità tra gli amministratori locali e l’Ente Foreste per l’avvio dei processi di stabilizzazione dei millesessantacinque lavoratori semestrali dei cantieri forestali: è su questo dato “preoccupante” che la Commissione Regionale Agricoltura e Ambiente, presieduta da Mariano Contu (Pdl), ha sollecitato un intervento del presidente dell’Ente Foreste Salvatore Paolo Farina e del direttore generale Gilberto Murgia, sentiti ieri mattina in audizione sul consuntivo dell’attività 2010 e la programmazione per il 2011.

Dai commissari è arrivato l’invito a ripristinare gli incontri annuali con i sindaci dei territori dove si registra la presenza di cantieri forestali per «comprendere insieme le priorità e gli interessi pubblici delle amministrazioni», ed a chiarire cosa impedisca la stabilizzazione delle duecentoquindici unità mancanti (mentre per ottocentocinquanta il processo è già avviato) «alla luce di una graduatoria già approvata e di risorse stanziate dal 2008». Il direttore generale dell’Ente Foreste ha dichiarato di volere operare nella «massima trasparenza», precisando che l’obiettivo dell’Ente è quello di realizzare il piano programmatico secondo quanto stabilito dalla Giunta Regionale.

Ha poi aggiunto di avere però ereditato una struttura (è stato nominato nel giugno 2010) in condizioni «disastrose, anche per quanto riguarda le carenze del personale. Mancano, infatti, dirigenti, moltissimi capi cantiere e, durante la campagna antincendio, vengono sottratti tremiladuecento operai all’attività forestale». Su un totale di 6.624 dipendenti, Murgia ha lamentato una carenza di personale di trecentosedici impiegati, soprattutto nell’area dei tecnici.

Da parte sua, il presidente Farina ha precisato che il bilancio è stato approvato il 28 dicembre scorso, mentre nel 2011 è stato riscritto lo Statuto dell’ente «e approvato con una nuova normativa». Gli intenti della nuova amministrazione sono quelli di riprendere il piano di forestazione, potenziare le segherie ed il parco macchine, e razionalizzare i vivai. Sono stati inoltre già investiti «nove milioni di euro in azioni mirate alla ristrutturazione di casolari, alla piantumazione e al progetto Percorsi avventura».

Farina ha poi segnalato l’esistenza di un problema nella realizzazione dei progetti inseriti nell’ambito dell’“Apq-Accordo di Programma Quadro” di cui «solo due sono stati conclusi mentre gli altri restano bloccati a causa di un ritardo di comunicazione tra Regione e Stato, che ereditiamo dalla precedente amministrazione, e che potrebbe comportare la perdita di circa seimilioni di euro. Pertanto, riteniamo che sia meglio portare a compimento le opere già avviate che pagare una penale superiore al loro valore».

Murgia ha poi illustrato il bilancio dell’Ente, precisando che l’ammontare del contributo ordinario da parte della Regione è fissato in 178.500.000 euro (delibera di Giunta 39/1 del 2010). Il bilancio redatto, ha sostenuto, risente di una diminuzione del contributo regionale pari a un milione e mezzo di euro che limita di fatto al copertura di alcune spese correnti. Le entrate dell’Ente ammontano invece a 183.156.600mila euro, di cui la quasi totalità della voce è rappresentata dal contributo regionale e poco meno del 2percento riguarda invece la vendita di prodotti e beni.

In merito al lavoro dell’antincendio, Murgia ha sottolineato che «nel 2009 oltre quaratamila ettari di terreno sono stati percorsi dal fuoco, mentre nel 2010, grazie all’attività di intervento, avvistamento e prevenzione, gli ettari sono stati dodicimila, di cui soli duemila erano terreno boscato». I dati riferiti al 2010, parlano di duecentoveti posti di avvistamento con l’impiego di seicentosettanta unità, mentre per l’attività relativa alle squadre di lotta agli incendi, le unità ferme in attesa di intervenire sono 2.824 e seicento i mezzi complessivi impiegati.

Secondo i dati forniti dall’Ente Foreste, la superficie interessata da interventi di gestione forestale per il 2011/2013, ha riguardato il rimboschimento per ottoventotrentanove ettari, la ricostituzione boschiva per oltre millequattrocento, la sughericoltura per quasi duemilacinquecento, le operazioni post-impianto per oltre quattromila, mentre quasi tremila ettari sono stati interessati da interventi connessi al governo a fustaia (conifere). Il presidente Contu ha ribadito la necessità che l’Ente Foreste diventi un ente produttivo, precisando, alla luce dei dati sulle entrate, che non sia «possibile che non crei economia».
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