ALGHERO - Da oggi Alghero dispone di tre centri di raccolta per i rifiuti differenziati e ingombranti, dislocati in città in maniera che tutte le zone possano essere servite comodamente, dal centro alle periferie. L’Ecocentro di Galboneddu per il centro e per la zona sud, l’Ecocentro di Ungias – Galantè per la zona nord e l’Oasi ecologica di San Marco per le Borgate. Il nuovo punto di raccolta situato all’interno della zona artigianale è a disposizione dei cittadini, con particolare riferimento a coloro che risiedono nella zona Nord della città e nel quartiere della Pietraia, che possono usufruire di un impianto poco fuori l’abitato, facilmente raggiungibile.

Il nuovo impianto sorge su un’area di 1075 mq, su progetto dell’Amministrazione comunale per un investimento complessivo di 150 mila euro. I lavori sono stati eseguiti dalla Ifras Spa, un’azienda di dimensione regionale che opera nel campo dell’ambiente con specializzazione nel settore dei rifiuti differenziati. L’opera è stata ultimata nei mesi scorsi ed è entrata in funzione di recente. La struttura si compone di aree destinate ai rifiuti ferrosi, scarti di potature, plastica, vetro, carta, ingombranti e quant’altro possa essere depositato comodamente, senza compiere lunghi tragitti: cartucce di toner per stampanti, imballaggi di diversi tipi, pneumatici, rifiuti metallici, farmaci scaduti, batterie, macerie derivate da demolizioni edili, la lista dei rifiuti conferibile nel nuove impianto comprende 45 tipologie che i cittadini possono depositare.

«L’impegno dell’Amministrazione per il miglioramento del servizio di igiene urbana è sempre alto - afferma il Sindaco Marco Tedde, presente al sopralluogo di oggi (venerdì) nell’Ecocentro insieme all’Assessore al’Ecologia Antonio Adamo - ed è caratterizzato da diverse iniziative messe in atto sia sul fronte del miglioramento del servizio stesso che su quello della disincentivazione di comportamenti dannosi da parte di cittadini che disattendono alle norme per il deposito dei rifiuti. Gli algheresi si appassionano sempre di più alla raccolta differenziata e questo ci consente di guardare al futuro con ottimismo anche se siamo consapevoli che bisogna migliorare ulteriormente».

Nella foto: Marco Tedde