S.A.
3 marzo 2011
Discariche tra Usini e Sassari: 35mila mq di rifiuti
Sequestrate due discariche a cielo aperto nei Comuni di Uri e Sassari. Insieme occupavano una superficie di 35mila metri quadrati con 500 tonnellate di rifiuti

SASSARI - I Finanzieri della Compagnia di Sassari hanno individuato due aree ove erano abbandonati ingenti quantitativi di rifiuti speciali, carcasse di autovetture, batterie e oli esausti. I responsabili delle violazioni sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Sassari.
Avrebbero violato le norme sulla tutela dell’ambiente e dovranno procedere alla bonifica delle aree dopo aver correttamente smaltito i rifiuti. Le due aree, rispettivamente dei Comuni di Sassari e Usini, sono state individuate nel corso di servizi specifici volti a verificare il corretto smaltimento dei rifiuti che hanno avuto luogo in varie zone dell’hinterland sassarese.
La prima parte, individuata nella zona di Viale Porto Torres nel Comune di Sassari, ha una superficie di circa 32mile metri quadrati e si trovava a ridosso dell’area abitata. Sono stati sequestrati ethernit, autovetture, accumulatori di energia, batterie, pneumatici, materiali di risulta di lavori edili e anche frigoriferi dismessi ancora completi di motore a gas. Nel terreno si era insediata da tempo una famiglia di nomadi di origine serba, ritenuti i responsabili dell’accumulo dei rifiuti.
La seconda area scoperta nel territorio del Comune di Usini era, invece, nella disponibilità di una impresa operante nella lavorazione dell’olio di sansa di oliva e degli scarti della lavorazione di altri prodotti agricoli. Nel sito sono stati individuati oltre 500 metri cubi di rifiuti quali materiali ferrosi, carcasse di veicoli industriali ed oli esausti. Le zone sono state poste sotto sequestro insieme ai rifiuti (500 tonnellate circa) che erano consapevolmente stoccati in spregio della normativa.
Nella foto: una parte dei rifiuti in una delle due discriche sequestrate
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