ALGHERO - Era dai tempi della "Pantera", il movimento studentesco che dopo le piazze di tutta Italia aveva contaggiato anche Alghero, che non si vedevano sfilare per le vie della città. Nella serata di giovedì 20 dicembre i giovani presidianti del Giordo hanno lasciato straripare la loro voglia di protesta al di fuori delle mura della palestra, dando una scossa alla sonnacchiosa opinione pubblica algherese. Di seguito pubblichiamo il documento ufficiale distribuito durante la manifestazione.

"Dopo dieci giorni di occupazione della palestra “Giordo” i presidianti hanno chiamato una manifestazione per far sentire la propria voce ai cittadini e alle cittadine algheresi, per cercare la solidarietà di tutte le persone sensibili che non accettano di vedere i propri diritti calpestati.Sappiamo che la gente è poco e male informata, questo perchè i media hanno mantenuto un atteggiamento o di vile servilismo verso padrini/padroni della città o hanno dato spazio solo ai nomi più altisonanti dell’opposizione comunale, dimenticando che coloro che stanno occupando l’area in questione sono ragazzi e ragazze a cui non è stata data alcuna voce, o, infine, hanno schernito definendo i presidianti dei nullafacenti, drogati e alcolizzati".

"La manifestazione si è svolta anche tra le vie del centro storico, per ribadire che queste appartengono ai cittadini e alle cittadine di Alghero, e non possiamo permettere che vengano trasformate in vetrine per turisti. Anche il progetto di un centro commerciale nella città vecchia, con annessi parcheggi e appartamentini di lusso, che sorgerà sopra le macerie di una scuola materna (via Cagliari) e di una palestra (Via Mazzini) rientra in tale disegno: fuori i servizi per gli abitanti della città vecchia e largo a speculazioni miliardarie. Durante il percorso il corteo si è fermato in Piazza Sventramento e in Piazza del Municipio, dove i ragazzi hanno messo in scena due brevi spaccati (tragicomici) della vita politica algherese. Ribadiamo l’invito a sostenere la lotta dei ragazzi e della ragazze, sia partecipando attivamente alle iniziative che si svolgeranno nella palestra stessa, sia informando tutte quelle persone che ancora non conoscono o non vogliono conoscere la situazione. Contro la vostra prepotenza, ora è sempre, resistenza”.