A.B.
17 agosto 2011
Dromos: Ultime due serate a Torregrande
Signor Palomar in concerto questa sera a Torregrande. Domani, cala il sipario sulla manifestazione con gli Iskeed e le visioni astratte di Qoèlet Project

ORISTANO - Ancora due serate di musica sul mare di Torregrande, la spiaggia di Oristano, per “Calipso”, il festival nel festival di “Dromos”, aperto ieri sera dal concerto di Vinicio Capossela. Tutti sardi gli altri nomi nel cartellone: questa sera, mercoledì 17 agosto, alle ore 22, con ingresso gratuito, il palco in Piazza della Torre sarà dei “Signor Palomar”, gruppo che si richiama alla melodia ricercata di cantautori come Luigi Tenco, il Gino Paoli delle origini, Ivano Fossati, ma anche al suono di artisti come Jeff Buckley e “Radiohead”, per proporre un repertorio di pezzi originali su temi di riflessione e di denuncia (come il precariato giovanile e la tutela ambientale).
E' un suono elettrico e acustico, ora morbidamente percussivo, ora potente ed elettrico, in gran parte affidato alla tavolozza delle chitarre, quello dei Signor Palomar, ovvero Alice Marras (voce, cori), Cristiano Sanna Martini (testi, melodie, batteria, percussioni, cori), Stefano Ferrari (chitarre elettriche, acustiche, lapsteel guitar), Michele Sanna (chitarre elettriche e acustiche, cori) e Gianluca Piras (basso elettrico). Il sigillo a Calipso ed all’intero cartellone di spettacoli di Dromos, verrà apposto domani, giovedì 18, sempre alle ore 22, negli stessi spazi e con ingresso gratuito, dagli “Iskeed”, band dal sound che incrocia rock elettronico e industrial, supportata per l'occasione dai creativi del “Qoèlet Project”, un collettivo sassarese attivo nella sperimentazione multimediale attraverso video e proiezioni.
Al “Parco dei Suoni” di Riola Sardo, sarà invece visitabile fino al 25 agosto (dalle ore 18 alle ore 21, con ingresso gratuito), la mostra “Muc(h)ador”, pezzo forte della sezione di arti figurative di Dromos (realizzata in collaborazione con il “Man” di Nuoro e con la sua direttrice Cristiana Collu) che propone i lavori di sei artisti (Alessandro Biggio, Giulia Casula, Patrizia Maïmouna Guerresi, Maria Antonietta Mameli, Sukran Moral e Giulia Sale) chiamati ad interpretare con le loro opere il leit-motiv di questa edizione del festival, all’insegna de “I racconti del velo”. Sempre al Parco dei Suoni è esposta anche l’opera “site specific”, realizzata dalla giovane artista lituana (ma trapiantata in Veneto) Agne Raceviciute, artist in residence a Riola.
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