Red
22 ottobre 2011
«Scongiurare chiusura stabilimenti termali»
Lo chiede il consigliere regionale del partito democratico Mario Bruno che ha protocollato una dettagliata interrogazione all´attenzione dell´assessore alla Sanità Simona De Francisci

ALGHERO - «L’assessore della Sanità De Francisci scongiuri la chiusura anticipata degli stabilimenti termali della provincia di Sassari, e in particolare dello stabilimento Aurora di Benetutti»: lo chiede il consigliere regionale del Partito democratico Mario Bruno mediante un’interrogazione con richiesta di risposta scritta. Infatti, «gli stabilimenti termali sardi operano in regime di convenzione con l’Azienda sanitaria locale di riferimento, che eroga rimborsi al paziente volti a coprire i costi delle cure termali lasciando a suo carico le spese di soggiorno».
Però la Asl 1 di Sassari, per il 2011, ha stabilito, «un tetto di spesa massimo destinato alle cure termali nettamente inferiore a quello relativo all’anno precedente»: tutto ciò nonostante l’apertura di un terzo istituto termale a Santa Maria Coghinas. nel caso dello stabilimento di Benetutti la disponibilità finanziaria da parte della Asl di Sassari «è passata da 375.000 a 240.000 euro», col concreto rischio «di concludere con due mesi di anticipo la stagione di apertura che solitamente dura sette mesi». Sarebbe un duro colpo per la struttura termale, attiva «da oltre quarant’anni e capace di ospitare e curare 2.800 pazienti all’anno che equivalgono a 30.000 giornate di soggiorno: numeri senza dubbio importanti per un territorio non inserito nei circuiti turistici tradizionali».
Il minore introito secondo Mario Bruno «comporterebbe gravissime conseguenze, innanzitutto in termini occupazionali: il licenziamento di 25 dipendenti e la fine del rapporto per due collaboratori esterni, e un enorme disagio per tutti i pazienti» che sarebbero obbligati a scegliere altre strutture, con «maggiori costi di soggiorno o viaggio per i pazienti e un danno certo dovuto al mancato guadagno per la struttura di Benetutti, che subirebbe la concorrenza di altri stabilimenti termali sardi e della penisola poiché priva di mezzi per farvi fronte, senza dimenticare i disastrosi effetti sull’economia di un territorio, quale quello del Goceano, già gravemente colpito dalla crisi economica e occupazionale e dal fenomeno dello spopolamento».
Per questa ragione, Bruno chiede all’assessore De Francisci di intervenire immediatamente «per consentire alla ASL n. 1 di Sassari il mantenimento di adeguati livelli di spesa da destinare alla copertura dei costi sostenuti dai pazienti per le cure termali a cui si sono sottoposti nel territorio di riferimento della suddetta Asl». Non è infatti da sottovaluta re – conclude il consigliere Pd - che la presenza di nuovi soggetti nel settore accresce il bacino di utenza e potrebbe permettere a tutte le strutture operanti nella provincia «di funzionare a pieno regime e garantire un servizio essenziale per la salute e il benessere dei cittadini, conservare posti di lavoro importanti, contribuire a creare condizioni favorevoli allo sviluppo del territorio».
Nella foto: Mario Bruno
|