Christian Mulas
23 dicembre 2011
L'opinione di Christian Mulas
Alghero in crisi, troppi errori
Quello che stiamo attraversando è indubbiamente un momento delicato. Lo vediamo tutti, dalle cronache quotidiane, e lo viviamo, nostro malgrado, sulla nostra pelle. La crisi globale, le cui cause sarebbe interessante capire meglio, ma non è questa la sede opportuna, ha colpito tutti e in particolare le fasce più deboli. La situazione generale dal livello nazionale a quello locale è critica e le previsioni per l'economia sono piuttosto grigie. Per questo è opportuno dimostrare maturità e lungimiranza rispetto l'amministrazione della cosa pubblica soprattutto, quando ci si trova nella condizione in cui è oggi Alghero.
Qui gli effetti della crisi sono amplificati dalla situazione politica che non è certamente adeguata al problematico momento che si sta attraversando. Sulle motivazioni che hanno causato la caduta del sindaco e l'interruzione del suo mandato ci sarebbe tanto da dire, a partire dagli errori commessi da alcuni esponenti di spicco della maggioranza fino alla scelta avventata di una parte dei rappresentanti dell'Udc e del Psd'Az che ha, di fatto, volenti o nolenti, causato un vuoto gestionale nel governo cittadino che sicuramente non potrà non creare qualche disagio per la vita di tutti i giorni degli algheresi.
Si è parlato già della perdita di un milione di euro per la mobilità sostenibile e della sventurata possibilità di non avere più 1milione e mezzo di euro per la circonvallazione, bloccandone di fatto il progetto. La sinistra, dal Pd al Sel, rispetto la “sfiducia” al Sindaco, ha fatto il suo dovere, anche se sicuramente resta la mancata assunzione di responsabilità nel provare a fare il possibile per adottare il Piano Urbanistico Comunale che, seppur contenendo molti deficit, sarebbe stato un punto di partenza su cui lavorare. Certamente, ripeto, sull'intero scenario ha influito l'atteggiamento poco responsabile di alcuni rappresentanti dei partiti che governavano Alghero.
Infatti, seppur in un momento di forte dialettica politica e di scontri, anche troppo personalistici, avrebbero dovuto impegnarsi ancora di più, a mio parere, per evitare di giungere ad una spaccatura, per certi versi, insanabile. Questa è la fotografia di oggi. In questi mesi, nonostante sia stato “tirato in ballo”, mio malgrado da decisioni avventate e senza che avessi mai dato nessuno mio via libera definitivo, ho preferito attendere, ascoltare e parlare con tanti amici, sia della società civile che del mondo politico. Un momento di pausa e riflessione in cui con il mio gruppo di persone abbiamo riflettuto su tante cose e al momento debito sarà presa una decisione se e come continuare ad esercitare quella che per me, e per fortuna ancora tanti, risulta essere una vera passione: la politica.
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