Andrea Oliva
29 settembre 2012
L'opinione di Andrea Oliva
Flotta sarda, sperpero di denaro
L'annoso problema della Continuità Territoriale, sia essa marittima o aerea, è stato affrontato nel corso degli ultimi decenni svariate volte senza che mai si sia riuscito a trovare una soluzione ottimale che potesse conciliare le esigenze di mobilità di noi sardi con l'altrettanta importante esigenza di poter garantire un trasporto a costi accettabili a chi residente non lo è e viene in Sardegna per le vacanze. Nel corso di quest'anno abbiamo assistito alla privatizzazione della Tirrenia di Navigazione Spa, Compagnia controllata al 100% da Fintecna a sua volta controllata dal Ministero del Tesoro e quindi dallo Stato, che nel corso degli ultimi 50 anni ha garantito i collegamenti tra la Sardegna e il continente beneficiando solo su alcune rotte convenzionate finanziamenti pubblici per l'applicazione di tariffe riservate ai residenti. E' questa un'operazione alquanto discutibile e certamente molto onerosa per i contribuenti.
Infatti il controllo della Compagnia è passato nelle mani della Cin Compagnia Italiana di Navigazione Spa, che però non ha rilevato la vecchia Società ma si è limitata ad acquisire il marchio, la flotta e le linee, lasciando la vecchia Società sotto il controllo della Fintecna che dovrà liquidarla facendosi carico di tutti i debiti che ammontano a circa 800 milioni di euro. La cosa che lascia interdetti è che la Cin è controllata dal Sig. Vincenzo Onorato, già patron della Moby Lines, che insieme a Tirrenia è l'unica Compagnia che nei mesi invernali garantisce i collegamenti dalla Sardegna con il Continente, di fatto nonostante ci sia stato un parere favorevole dell'Antitrust allo stato attuale non esiste concorrenza. Inoltre lasciano perplessi anche i termini contrattuali di acquisizione, infatti questi prevedono che Cin versi allo Stato 380 milioni di euro per il marchio, la flotta e le linee, di contro lo Stato s'impegna a pagare a Cin un contributo di 72 milioni di euro annui per 8 anni per un totale complessivo di 576 milioni.
Risultato, CIN prende flotta, marchio e linee e incassa 192 milioni di Euro! Ora mi chiedo, sulla base di quali calcoli è stata stabilita la cifra di 72 milioni annui? Questi contributi sono aiuti a copertura di quali rotte? Aldilà di tutti gli interrogativi che ci si può porre sulla validità dell'operazione l'unica cosa incotrovertibile è che un biglietto di andata e ritorno da Porto Torres a Genova per viaggiare in questi ultimi giorni di Settembre per 2 persone adulte in cabina interna e un auto sotto i 4 metri costa circa 630 euro!! Di più la Regione Sardegna, come se non facesse parte di quello stesso Stato che già concede aiuti pubblici a Tirrenia Cin, ha deciso di impegnarsi nella costituzione di una sua flotta con complessivi 8 traghetti per far concorrenza alla Tirrenia Cin, con notevole sperpero di altro denaro pubblico in un'operazione che se venisse confermata avrebbe una elevata percentuale di possibilità di essere fallimentare e di andare contro i regolamenti Comunitari i quali consentono all'ente pubblico la possibilità di investire dei soldi per la costituzione della Società, ma non consentono allo stesso la possibilità di intervenire nell'eventualità la Società abbia necessità di ripianare bilanci derivanti da perdite d'esercizio.
La cosa risulta essere ancor più sorprendente se si considera che la Regione in questi ultimi 2 anni ha già fatto un tentativo di questo tipo con la gestione della Saremar Spa, che ha coperto le tratte da Porto Torres a Vado Ligure e da Olbia a Civitavecchia con 2 traghetti presi a noleggio con il risultato che allo stato attuale nessuno conosce esattamente i costi dell'operazione ma che secondo indiscrezioni riportate sull'Unione Sarda di Domenica 23 Settembre ammonterebbero ad una perdita di circa 10 milioni di euro. Per concludere poichè con la scomparsa dell'industria le maggiori speranze di tutta l'isola sono riposte nello sviluppo del turismo personalmente ritengo auspicabile che si arrivi a soluzioni che consentano non solo ai sardi residenti ma a tutti coloro che desiderano venire in Sardegna di poter viaggiare a tariffe accettabili e non dover subire le situazioni di monopolio che si stanno configurando.
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