La denuncia arriva direttamente dai consiglieri del Popolo della Libertà Marco Tedde, Gianni Martinelli ed Ennio Ballarini, che puntano gli occhi sul recente provvedimento di Giunta che annulla la nuova gara per la gestione della struttura comunale
ALGHERO - «Dieci lavoratori delle Cooperative Riviera del Corallo e Città Nuova, che in Ati gestiscono il Nido d’infanzia comunale non percepiscono la retribuzione da due mesi. Altre dieci famiglie sono state private dell’unico reddito e fonte di sostentamento. Crediamo sia indispensabile che il Sindaco e l’Amministrazione intervengano con decisione nei confronti delle Cooperative, se del caso contribuendo a risolvere le controversie giuridiche o economiche che probabilmente stanno alla base di questo pesante inadempimento».
La denuncia arriva direttamente dai consiglieri comunali del Popolo della Libertà di Alghero, Gianni Martinelli, Marco Tedde ed Ennio Ballarini, che sottolineano, peraltro, come il problema s'inserisca all’interno di attività dell’Amministrazione «che violando specifiche norme in relazione alla nuova gara per la gestione del Nido, pubblicata il 17 agosto 2012, adotta atti di competenza del Dirigente simulando atti di indirizzo». Il riferimento dei consiglieri comunali è alla delibera di Giunta n° 65 del 1° ottobre 2012. Calpestandone le competenze - sottolineano Tedde, Martinelli e Ballarini - impone al dirigente di revocare gli atti di
gara.
«La cosa più singolare - precisano dal Pdl - è che oggi la Giunta annulla la gara in quanto maggiori costi del personale derivanti dal Contratto Collettivo delle Cooperative Sociali del 16.12.2011 (sic!) renderebbero incongruo il corrispettivo posto a base di gara. Insomma, è evidente che al momento della pubblicazione del bando i costi del personale erano noti. Deriva che la revoca presenta anche forti dubbi sulla sua legittimità posto che non vi è un mutamento sopravvenuto della situazione di fatto rispetto a quella del momento in cui la gara ha preso avvio, come prescrive l'art. 25 quinquies L. 241/90, a meno che non si evidenzi "una nuova valutazione dell'interesse pubblico" motivata, ovviamente, con un leale ed espresso riconoscimento dell'errore.
«Un pasticcio all'algherese - concludono Tedde, Ballarini e Martinelli - che rischia di ripercuotersi in modo pesante sulla gestione del Nido che è ormai scaduta, sulle retribuzioni dei dipendenti e sulla nuova gara. E’ bene che il Sindaco Lubrano e la Giunta, coadiuvati dai Dirigenti, valutino con molta attenzione il procedimento che, allo stato, potrebbe essere causa di danni per le casse comunali». |
BANDO |
REVOCA GARA