Stefano Lubrano: l´amministrazione segue costantemente la situazione relativa al rapporto delle lavoratrici del Nido d’infanzia con le Cooperative che gestiscono la struttura comunale. Sul bando: piena condivisione
ALGHERO - «L’Amministrazione segue costantemente la situazione relativa al rapporto delle lavoratrici del Nido d’infanzia con le Cooperative che gestiscono la struttura comunale e sta mettendo in campo ogni sua energia per fare in modo che vengano risolti i problemi sorti recentemente. Il problema che si è verificato è relativo ad una delle Coop facenti parte dell’Associazione Temporanea di Imprese aggiudicataria dell’appalto». Non si fa attendere la replica del sindaco di Alghero alla dettagliata
denuncia dei consiglieri comunali del Popolo della Libertà, che chiedevano un immediato intervento del primo cittadino.
Il problema. Il Comune è stato costretto a bloccare i pagamenti delle fatture a causa di una irregolarità fiscale riscontrata nel Documento Unico di Regolarità Contributiva (Durc). La soluzione che l’Amministrazione sta attuando - precisa Lubrano - concertata in incontri con sindacati, imprese e lavoratori, è quella dell’intervento sostitutivo: il Comune paga il debito nei confronti degli Istituti di Previdenza, anticipando le somme, per poter procedere a corrispondere i denari dovuti relativi a fatture pregresse.
Nuovo bando, sindacati favorevoli. Il sindaco sottolinea come la tutela dei lavoratori sia il primo problema. «Ed è ancor più al fianco dei lavoratori a garanzia del loro futuro verificando ed accertando la certezza della continuità occupazionale anche in questa fase in cui si sta procedendo alla nuova gara d’appalto per la gestione della struttura», rassicura. Con nota inviata al Sindaco e all’Assessore ai Servizi Sociali Romina Caula - fa sapere Lubrano - la Cgil (Funzione Pubblica) ha manifestato immediatamente il proprio plauso esprimendo “con grande forza – scrive il Segretario territoriale Paolo Dettori – la sua approvazione e piena condivisione rispetto alla scelta fatta con la delibera n. 65 del 1.10.2012 di revocare la gara d’appalto, ritenendo il bando, capitolato e disciplinare fortemente contradditori e comunque lesivi dei diritti delle lavoratrici”.
Nella foto: Stefano Lubrano