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S.A.
3 giugno 2013
iRS ascolta i territori
Ad Ozieri si è svolto il primo di una serie di incontri con cui iRS indipendentzia Repubrica de Sardigna intende aprire una nuova fase della sua attività dedicata maggiormente all’ascolto dei territori

OZIERI - Sabato 1 giugno si è svolto ad Ozieri il primo di una serie di incontri con cui iRS indipendentzia Repubrica de Sardigna intende aprire una nuova fase della sua attività dedicata maggiormente all’ascolto dei territori. “Costruire coscienza attraverso la partecipazione” era il tema principale su cui si è concentrata la discussione. La sala Salis ha ospitato circa un centinaio di persone. Oltre agli esponenti di iRS, tra cui il presidente Gavino Sale, il responsabile della comunicazione Andrea Faedda ed il consigliere comunale di Ozieri Alessandro Dongu in veste di moderatore, sono stati invitati a parlare anche Massimo Dadea (assessore regionale alle Riforme e alla Programmazione durante la giunta Soru), il sindaco di Ozieri Leonardo Ladu e l’assessore al bilancio Agostino Pinna.
Una delle prime questioni affrontate è stata quella di capire come poter trovare insieme nuovi strumenti che favoriscano una maggiore partecipazione alla vita pubblica da parte di tutti i cittadini. Una delle domande emerse durante l’incontro di Ozieri è stata perciò quella di capire come fare in modo che le persone partecipino più attivamente alle decisioni che riguardano le trasformazioni delle proprie città e dei territori in cui vivono, ma soprattutto capire come mettere in grado chiunque di poter collaborare con il proprio contributo alla costruzione della sfera pubblica, anche quando si tratta di prendere decisioni o trovare proposte e soluzioni.
«C’è da chiedersi come potrebbe cambiare la nostra isola se la politica, in tutti i suoi livelli, si attivasse per includere nelle proprie agende programmi che prevedano la creazione di sessioni di lavoro aperte a tutte le categorie sociali, da cui fosse possibile avere suggerimenti concreti e proposte nuove, soprattutto per capire la visione generale che le persone possono avere riguardo allo sviluppo del territorio» è l'istanza scaturita dall'incontro promosso dagli indipendentisti che rilanciano un «“apprendimento reciproco” e di progettazione condivisa dove la molteplicità dei punti di vista non solo non è un problema, ma al contrario aiuta ad elaborare soluzioni e progetti più efficaci». Da questo punto di vista, l’incontro svoltosi a Ozieri è già una prima forma di esperienza in questo senso.Infatti i relatori chiamati ad intervenire hanno avuto il compito di provocare una discussione che ha poi assunto la forma di un dialogo collettivo, dove la contrapposizione ha lasciato spazio all’ascolto reciproco di punti di vista anche molto distanti, ma che alla fine avevano un comune interesse a risolvere problemi che indistintamente riguardano tutti.
Nella foto: l'incontro a Ozieri
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