Red
5 luglio 2013
Al via i saldi estivi in Sardegna
Confcommercio, nell´isola stimato un fatturato di 156 mln euro, con una spesa media di 220 euro per le 711.672 famiglie e convivenze registrate nell´Isola, con una spesa a persona di quasi 95 euro

SASSARI - Da sabato 6 luglio al via anche in Sardegna i saldi estivi fino al 4 settembre. Saranno coinvolti 4.483 esercizi commerciali, del settore abbigliamento, calzature e accessori, ai quali si aggiungono i mercati su aree pubbliche, nonché le medie e grandi strutture di vendita. Il volume dei saldi è stimato, secondo Confcommercio, in circa 156 mln di euro, con una spesa media di 220 euro per le 711.672 famiglie e convivenze registrate nell'Isola, con una spesa a persona di quasi 95 euro.
Gli esercizi pubblici sono pronti a presentare ai clienti ed ai
turisti sconti ed offerte, che, secondo il Presidente Regionale di
Confcommercio, Agostino Cicalò, «saranno particolarmente favorevoli,
sia perché quest’anno è totalmente mancata la stagione primaverile e
sia per la consapevolezza degli operatori di contribuire a stimolare
gli acquisti, tenuto conto che la Sardegna è una Regione che, più
delle altre, ha risentito degli effetti devastanti della crisi e della
disoccupazione».
Le regole. E' necessario esporre sugli articoli in saldo il cartello che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo, inoltre, deve essere esposto in modo chiaro e ben leggibile. La merce in saldo deve essere separata da quella venduta a prezzo ordinario. Non è prescritta alcuna Comunicazione preventiva al Comune; qualora esposto in vetrina l’adesivo della carta di credito o del Bancomat, sussiste l’obbligo di accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi; l’esercente è obbligato a sostituire l’articolo difettoso, anche se venduto in saldo. Se il cambio non è possibile perché il prodotto è finito, il cliente ha diritto alla restituzione della somma versata per tale articolo.
Foto d'archivio
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