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Alguer.itnotiziesardegnaPoliticaUrbanisticaMagico sprint di Cappellacci: passa Ppr | Commenti
S.A. 14 febbraio 2014
Magico sprint di Cappellacci: passa Ppr | Commenti
Il provvedimento, secondo quanto afferma l’agenzia Ansa, è stato adottato questa mattina nell´ultima seduta dell´esecutivo prima delle elezioni regionali di domenica. Le reazioni nel mondo politico sardo
<i>Magico</i> sprint di Cappellacci: passa Ppr | Commenti

CAGLIARI - Via libera dalla giunta regionale, guidata da Ugo Cappellacci, alla definitiva revisione del Piano paesaggistico regionale della Sardegna, adottato per la prima volta nel 2004 dalla giunta Soru. Il provvedimento, secondo quanto afferma l’agenzia Ansa, è stato adottato questa mattina nell'ultima seduta dell'esecutivo prima delle elezioni regionali di domenica. La prima delibera di revisione del Ppr di fine ottobre era stata impugnata dal governo nazionale davanti alla Consulta.

In attesa di capire la procedura attraverso la quale l'esecutivo ha fatto approvare il documento, la mossa assume una chiara valenza elettorale perché da un punto di vista normativo è difficile possa produrre effetti, in assenza di Vas. O al contrario, il via libera alla valutazione ambientale strategica il governatore potrebbe averlo ottenuto tramite un commissario ad acta di sua fiducia, invece che dal Savi. E non si fanno attendere i commenti a quella che in molti leggono come una chiara forzatura, arrivata dopo un'infinità di atti passati al fotofinish. Di stampo diverso le parole di Cappellacci che parla di arrivo, dopo un intenso lavoro. Di seguito tutti gli interventi politici.

Ugo Cappellacci. «Dopo un lavoro intenso e continuo, fatto attraverso il coinvolgimento, l’ascolto e il dialogo con tutti gli Enti Locali e i territori, con le associazioni, i professionisti del settore e soprattutto dopo aver cercato in ogni modo di collaborare con lo Stato, anche per quelle parti per cui non eravamo tenuti a farlo, contrastando le lungaggini e le sabbie mobili della burocrazia, abbiamo concluso il percorso di revisione del Piano Paesaggistico delle zone costiere, la prima parte del nuovo Piano Paesaggistico dei Sardi. Con il Pps abbiamo dato regole che devono essere chiare e uguali per tutti e che sono in sintonia con un quadro regionale sovraordinato che non deve impedire, ma guidare armonicamente lo sviluppo sostenibile»

Michele Piras. «Approvare la revisione del Ppr il giorno prima delle elezioni è un atto di prepotenza e di propaganda allo stato puro, dettato dalla disperazione di chi sa di aver già perso la guerra e corre ad inquinare i pozzi. Non si spiega altrimenti la decisione odierna della Giunta regionale, dopo che già la delibera unilaterale dello scorso ottobre era stata impugnata dal Governo centrale e dopo le numerose critiche avanzate da parte di operatori del settore e di tutte le associazioni ambientaliste più rappresentative. Mancano pochi giorni e questa farsa sarà finita, così come ci auguriamo che venga per sempre archiviata una politica che in questi cinque anni ha avuto come unico obbiettivo il consumo indiscriminato del territorio sardo e la tutela degli interessi degli speculatori».

Marco Tedde. «Il principale obiettivo della polemica politica della sinistra isolana e delle associazioni ambientalistiche – per il vero affiancate dal Ministero dei Beni Culturali - è stato in questo periodo il Piano Paesaggistico della Sardegna, approvato in via preliminare dalla Giunta Regionale il 25 ottobre e oggi adottato in via definitiva. Una polemica che ha il sapore metallico e strumentale del “sangue elettorale” che in questo periodo scorre copioso. Le accuse principali che il megafono della polemica elettorale spara con migliaia di decibel politici al Piano sono quelle di mettere a rischio le zone costiere e quelle agricole e di eliminare le tutele del Ppr targato Soru. Detto che la revisione del Ppr era un impegno elettorale di Cappellacci e del centrodestra isolano di cui la Sardegna tutta, senza distinzioni di appartenenze politiche, attendeva con impazienza l’attuazione, ciò che emerge come cifra distintiva di questa polemica è il suo ancoraggio al feticcio conservatore della pretesa immutabilità del vecchio Ppr».

Luciano Uras. «Abbiamo appreso, da agenzia giornalistica, del via libera della Giunta alla definitiva revisione del Piano Paesaggistico Regionale della Sardegna, elaborata dal centro destra per smantellare quello in vigore. Il provvedimento, secondo quanto si apprende, sarebbe stato assunto nell'ultima seduta dell'esecutivo a sole 48 ore dalle elezioni regionali di domenica prossima. Un altro esempio di come questa Giunta non ha alcun pudore nel violare il principio politico-istituzionale che impone, nella fase elettorale, la sospensione delle decisioni di valore programmatico e strategico, di alta amministrazione e concernenti nomine di cda, amministratori delegati, commissari e quant’altro. Purtroppo, la Corte dei Conti avrà molti atti di fine legislatura su cui verificare gli eventuali danni erariali».



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