ALGHERO - Si affidano al nuovo assessore all’edilizia privata gli abitanti delle palazzine prospicienti il cantiere edilizio di Punta Negra per vedere risolta una questione che si protrae ormai da troppo tempo. La recinzione o almeno quello che ne rimane, si è detto in più occasioni, si trova in condizioni precarie e l’intera area è interessata da un degrado piuttosto marcato. Le forti raffiche di vento che hanno investito la Riviera del Corallo nelle ultime settimane non hanno risparmiato le lamiere che costituiscono la recinzione e come al solito qualcuna è finita sulla strada o è volata per fortuna nella pineta di Punta Negra. Ma cosa sarebbe accaduto se qualche pezzo di legno o lamiera fosse stata schiantata su un auto o ancora peggio su qualche passante? La questione della messa in sicurezza dell’ormai ex intervento edilizio di Punta Negra necessita di un assoluta presa di posizione amministrativa. Se esiste più di un ordinanza per il ripristino dei luoghi, si chiedono gli abitanti di quella porzione di Fertilia, come mai il tutto si è concretizzato solo con il riempimento degli scavi effettuati e non si è proceduto alla rimozione della recinzione pericolante? Anche se infatti si trattasse di proprietà privata dovrebbe essere fatto obbligo al titolare di effettuare una perimetrazione conforme ai più elementari dettami in materia di sicurezza. I residenti di via Dalmazia e Parenzo auspicano quindi un deciso interessamento del nuovo delegato all’edilizia privata come anche del Sindaco già sollecitato sull’argomento anche dal Comitato di Quartiere di Fertilia qualche mese fa. Da rammentare che nella zona insistono anche strutture ricettive alberghiere che certamente non giovano della situazione di degrado ambientale in cui versa il tratto di costa di Punta Negra da sempre apprezzato per le sue peculiarità naturalistiche.

Nella foto il cantiere edilizio in stato di abbandono