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D.C. 16 giugno 2014
Maristella contro Sant’anna: «niente servizi, niente Tasi»
La protesta parte dagli abitanti delle borgate della Bonifica di Alghero, rimasti privi, nelle località di Maristella e Santa Maria la Palma, di illuminazione, pulizia e manutenzione del verde pubblico, nonostante il regolare pagamento della Tasi. La scelta è allora quella di non corrisponderla più, ricorrendo all’articolo 1460 de Codice Civile
Maristella contro Sant’anna: «niente servizi, niente Tasi»

ALGHERO - La borgata di Maristella, circondata dalle migliori spiagge cittadine ed immersa nella macchia mediterranea algherese, è stata dipinta stamane dai suoi abitanti, in una lettera indirizzata al nuovo sindaco di Alghero Mario Bruno, come un luogo tutt’altro che privilegiato. Sporcizia, assenza di illuminazione, uffici pubblici dislocati e malfunzionanti, sembrerebbero ora costituire la nuova realtà del centro abitato, da tempo “dimenticato” dal Comune di Alghero.

«Un quadro questo - hanno sottolineato gli abitanti delle borgate della Bonifica di Alghero - che descrive una situazione di vera e propria sopraffazione, in quanto, come sempre, il cittadino è inerme di fronte alla richiesta dell’erario, che prevede la corresponsione di somme a fronte di nessun servizio ricevuto». Erario che però, sotto forma di Tasi, volta ad assicurare ai cittadini quei servizi indispensabili chiamati “indivisibili” (ovvero l'illuminazione pubblica, la sicurezza, l'anagrafe, la manutenzione delle strade e del verde), gli abitanti di Maristella hanno comunicato di non voler più corrispondere al Comune di Alghero.

Infatti, si sono dimostrati risoluti nel ricorrere all’articolo 1460 del Codice Civile, il quale autorizzerebbe «qualsiasi contraente di contratti con prestazioni corrispettive a rifiutare di adempiere la sua obbligazione, qual’ora l'altro non adempia o non offra di adempiere contemporaneamente la propria, salvo che termini diversi per l'adempimento siano stati stabiliti dalle parti o risultino dalla natura del contratto». Insomma, nient’altro che una reazione «all’ennesimo caso di violazione di quei principi costituzionali che stabiliscono la giustizia, l’uguaglianza, il benessere e la libertà degli individui», come hanno definito tale insieme di disagi gli abitanti del luogo, ora ancora più convinti di distaccarsi dal Comune di Alghero e di realizzarne uno autonomo per il quale, fanno sapere, «l’iter amministrativo previsto dalla Legge Regionale 30 ottobre 1986, n.58, continuerà, perché a tutt’oggi non si vede nessuna alternativa possibile».



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