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D.C. 26 giugno 2014
Bancarotta: indagati padre e figlia commercialisti, sigilli a 2 ville
Sei gli indagati all’interno della operazione Bacaredda, accusati di bancarotta, frode fiscale ed omesso versamento di ritenute ed imposte, smascherati dalla polizia tributaria di Cagliari e sottoposti al sequestro di 1 milione di euro e vari immobili
Bancarotta: indagati padre e figlia commercialisti, sigilli a 2 ville

CAGLIARI - Si sono da poco concluse le indagini di polizia giudiziaria condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica, facenti parte della così denominata operazione “Bacaredda”, nei confronti di sei soggetti, di età compresa tra i 46 e gli 84 anni, accusati di bancarotta, frode fiscale ed omesso versamento di ritenute ed imposte, ricoprenti, a vario titolo, la carica di amministratori di tre diverse società cagliaritane e di operanti nel settore della ristorazione e delle pulizie industriali.

L’operazione di servizio, portata a termine dagli specialisti del nucleo di polizia tributaria, ha consentito in particolare di smascherare due noti commercialisti del capoluogo isolano, S.G., 84 anni e S.P., 58 anni, padre e figlia entrambi originari di Messina e residenti a Cagliari, i quali, avvalendosi della fattiva collaborazione di diversi “prestanome”, avrebbero ideato e realizzato un ingegnoso ed insidioso disegno fraudolento, attraverso l’utilizzo di stratagemmi contabili e bancari, l’interposizione di diverse società facenti parte di un consorzio di imprese costituito ad “hoc”, l’emissione e la fruizione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 1 milione di euro, il tutto finalizzato a distrarre beni e denaro societari.

Un piano che ha creato un danno dell'Erario di oltre 5 milioni di euro, oltre ad aver causato un gravissimo dissesto finanziario delle due società, la Orsat e la Sigemen, fino a determinarne l’inevitabile fallimento. Le indagini di polizia giudiziaria hanno consentito altresi’ di accertare, attraverso l’inserimento di crediti fittizi, quantificati in circa 2 milioni di euro, che i bilanci societari erano stati falsificati allo scopo di far risultare un maggiore attivo patrimoniale e minori perdite di esercizio, in modo da nascondere il grave stato di insolvenza.

Le investigazioni infine, hanno portato anche durante lo scorso mese di maggio al sequestro, a carico degli indagati, di sei immobili, tra cui due prestigiose ville ubicate a Villasimius, localita’ “Porto sa Ruxi” e Quartu Sant’Elena, localita’ “Capitana”, nonche’ disponibilita’ finanziarie per un valore complessivo di 1,1 milioni di euro. Gli altri indagati sono F.S, 46 anni di Cagliari e residente a Quartu Sant’Elena, M.V., 75 anni di Villasalto e residente a Cagliari, C.L., 60 anni di Iglesias e residente a Cagliari.
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