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A.B. 11 luglio 2014
«Blu tongue, schiaffo ai pastori di Sardegna»
Il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu annuncia di essere «pronti ad una pesantissima mobilitazione, se la Giunta non interviene immediatamente»
«Blu tongue, schiaffo ai pastori di Sardegna»

CAGLIARI - «Rappresenta un vero e proprio schiaffo ai danni di tutti i pastori della Sardegna il provvedimento che pare sia stato adottato dalla Ragioneria dello Stato nel cassare la legge che prevedeva lo stanziamento degli oltre 25milioni di euro che erano stati previsti per il completamento degli indennizzi causati dalla mancata vaccinazione per evidenti ed immotivati ritardi della Regione Autonoma della Sardegna. Dopo una strage di oltre 100mila pecore, 6mila aziende coinvolte ed oltre 300mila capi su 1,5milioni che hanno subito la malattia, la pazienza degli allevatori sardi è finita. Questo ulteriore atto risulta come l’ennesima beffa perpetrata non solo dallo Stato ma da quanti all’interno della Regione stavano osteggiando il provvedimento nei confronti dei pastori etichettandolo come intervento non necessario». Così il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu.

«Gli allevatori sardi non devono essere presi in giro, la perdita del comparto è stata ben oltre quella che gli indennizzi riusciranno a coprire, ma pretendiamo dal presidente Pigliaru e dalla Giunta Regionale che si intervenga subito per sanare questo cavillo burocratico che non sembra generato solo da volontà o norme della Ragioneria dello Stato. Già nel 2012 chiedevamo di potere vaccinare, ed a causa dei ritardi regionali nell’arrivo dei vaccini il virus è dilagato in tutta la Sardegna riportando l’isola al dramma degli anni passati. In un anno a causa della malattia si è perso quasi il 5percento del patrimonio ovino sardo - commenta il presidente di “Coldiretti Sardegna” Battista Cualbu - Come Coldiretti Sardegna abbiamo sempre collaborato nella rilevazione dei danni, nella costruzione del metodo di calcolo e di pagamento dei danni e abbiamo anche capito le lungaggini imposte dal Patto di Stabilità, ma non riusciamo a capire il perché si debba giocare sulla pelle dei pastori nel mettere in discussione da sardi, attraverso cavilli, la legge perché non si attivino le erogazioni. Sicuramente chi è coperto da uno stipendio sicuro tutti i mesi, anche all’interno della politica può certamente pensare che tali provvedimenti non siano necessari: li invitiamo tutti a venire in campagna con noi».

«Le perdite di latte sono di circa il 25percento su diversi allevamenti della Sardegna e sono certamente dimostrabili attraverso un’analisi dello storico delle fatture degli ultimi cinque anni - afferma il direttore della Coldiretti isolana Luca Saba - ed il trend sembra confermare una diminuzione di latte che su larga scala è attestabile ad oltre 50milioni di litri con un danno di quasi 45milioni di euro al comparto produttivo del solo latte ovino». Coldiretti Sardegna è pronta ad attivare un’imponente mobilitazione, se quanto dovuto per cause regionali non verrà sbloccato da un intervento urgente per ripristinare i soldi della Blu tongue e per pagare i danni dei produttori. Se entro dieci giorni non si troverà una soluzione, l’agricoltura sarda ritornerà in piazza in massa e con i trattori accesi.



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