S.A.
3 settembre 2014
Via ai test Medicina a Cagliari 2100 candidati per 247 posti
Le prove sono cominciate questa mattina alla cittadella Universitaria di Monserrato. Ipotesi riforma dei quiz a numero chiuso

CAGLIARI - Studenti all'assalto per un posto all'Università di Cagliari: 2.400 domande per i test di ammissione ai corsi di laurea delle Professioni sanitarie della facoltà di medicina. Ma soltanto uno su 100 avrà diritto a un banco per assistere alle lezioni e frequentare i laboratori. I posti a disposizione nell'ateneo cagliaritano sono 247. Le prove sono cominciate questa mattina alla cittadella Universitaria di Monserrato dove all'esame si sono presentati l'87% dei candidati, ossia 2100 iscritti, tanti da rendere necessario predisporre 29 aule del Complesso universitario.
La prova, in contemporanea con il resto d’Italia, prevedeva 60 risposte da dare in 100 minuti: tutto è andato bene, e non è stato segnalato nessun caso particolare. Domattina i plichi contenenti gli elaborati saranno spediti a Bologna, e presi in carico – come avviene per il resto d’Italia – dal Cineca, il Consorzio interuniversitario che cura la realizzazione dei test per i corsi di laurea il cui numero programmato è impostato a livello nazionale, che provvederà alla correzione. I risultati dovrebbero essere inviati dal Cineca entro 15 giorni alla Facoltà cagliaritana di Medicina, la cui Segreteria studenti provvederà all’abbinamento tra le schede – fino ad allora anonime, dotate solo di un codice alfanumerico – con i nomi dei candidati.
Il "quizzone", tuttavia, è da tempo è al centro di proteste e polemiche dalle associazioni studentesche di tutta Italia. Pochi giorni fa, nell'incontro tra il ministro dell'Università e Ricerca, Stefania Giannini, e la Conferenza dei Rettori delle università italiane, l'argomento è stato già al centro del confronto, ma non si è arrivati a soluzioni condivise. L'ipotesi che circola è quella di creare un test unico per tutte le facoltà sanitarie e scientifiche che gravitano attorno a Medicina, con la possibilità di garantire il libero accesso al primo anno di studi.
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