Lo studioso algherese sa che tale elezione significherà maggior impegno e disponibilità verso l'emancipazione culturale e linguistica della nostra comunità
ALGHERO - Rafael Caria non si aspettava tale prestigiosa
elezione: «Chi mi conosce sa bene che ho dedicato tutta la vita agli studi, con un crescendo che si è focalizzato da circa 30 anni alla storia della lingua catalana ad Alghero, nella specie alla toponomastica ed alla lessicografia. Nonostante vanti l'insegnamento diretto e indiretto di alcuni prestigiosissimi Maestri come il Prof. Jordi Carbonell, già docente di lingua e letteratura catalana all'Università di Cagliari, Antoni Maria Badia i Margarit, Joan Bastardas, Joan Coromines, Joan Veny, Joan Martí ed altri, il mio ardire non si è mai spinto neppure a sognare questo tipo di meta – prosegue Caria - Gli onori e le gratificazioni morali e intellettuali sono importanti, ma non certamente il fine». Lo studioso algherese sa che tale elezione significherà maggior impegno e disponibilità verso l'emancipazione culturale e linguistica della nostra comunità: «L'impegno che mi ha contraddistinto in tutti questi anni di studi, di ricerche sul campo ed archivistiche va nella direzione di portare a buon fine l'impegno assunto con me stesso di salvare i nostri nomi di luogo, di persona e soprattutto le parole, quest'immenso e inimmaginabile patrimonio di catalanità, sardità ed italianità, oggi definibile Catalano di Alghero. La disponibilità è rivolta all'IEC, a collaborare fattivamente ogniqualvolta mi sarà richiesto, partecipando alle riunioni scientifiche, a impartire lezioni, conferenze o seminari ed a fare anche da ponte a quanti in questa città si dedicano, con serietà e amore, alla ricerca scientifica, che non tocca solo gli aspetti della lingua, ma anche dell'ambiente, del paesaggio, della preistoria, in una parola del territorio che abbiamo ricevuto in eredità».