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Ugo Cappellacci
27 novembre 2014
L'opinione di Ugo Cappellacci
Il buon marinaio si riconosce con il cattivo tempo
Dimostriamo il nostro valore su nave in tempesta, perché, come dice un proverbio: il buon marinaio si riconosce con il cattivo tempo. Forza Italia, ma il discorso vale per tutto il centrodestra perde consensi quando è divisa. Per quanto ci riguarda, abbiamo sofferto il fatto che l’agibilità politica di Silvio Berlusconi abbia subito delle limitazioni tali che gli hanno impedito di sviluppare quella capacità di catalizzare consensi, che certamente altri non hanno. Per questo oggi più di prima dobbiamo stringerci intorno al nostro leader e lavorare insieme per andare avanti anche con le vele squarciate.
Dobbiamo affrontare questa fase difficile tornando a quella militanza, che molti di noi hanno conosciuto negli anni passati, occupando la piazza reale e quella virtuale, utilizzando la rete come strumento di riavvicinamento al nostro popolo, ed in particolare alle nuove generazioni.
Di fronte al ritorno delle pratiche della Prima Repubblica, in cui i Governi nascevano non dal consenso popolare ma dalle alchimie di palazzo, di fronte alla subordinazione della politica all’alta finanza, alla patetica rinuncia alla sovranità, dinanzi alle vecchie politiche delle tasse sulla casa, delle accise sulla benzina e delle tasse sui tabacchi, il nostro programma politico e in particolare il nostro “meno tasse, più consumi, più impresa e più lavoro” sono più che mai attuali. Allo stesso modo è viva nella nostra gente la volontà di rivincita e di riconoscersi in un fronte moderato popolare alternativo alle sinistre. Sta a noi avere il coraggio di mobilitarci, di proseguire la presenza nei territori e di dare voce a quei moderati che, dopo anni di vessazioni, sono diventati la parte più arrabbiata dell’elettorato.
*Consigliere regionale di Forza Italia ed ex presidente della Regione
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