S.A.
19 dicembre 2014
Violenza sulle donne: menzione speciale al San Martino di Oristano
Menzione speciale all´ospedale oristanese per l´attenzione nell’accoglienza e nella presa in carico delle vittime. I progetti candidati sono pervenuti da 66 strutture ospedaliere, di cui 42 al Nord, 17 al Centro e 7 al Sud e nelle Isole

ORISTANO – L'ospedale “San Martino” di Oristano ha ricevuto alla Casa dei Diritti del Comune di Milano, la menzione speciale al concorso nazionale Best Practice 2014 promosso da O.N.Da. (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna) per l'impegno nei confronti della presa in carico delle vittime di violenza. Quella di Oristano è risultata essere una delle migliori strutture ospedaliere italiane, unica in Sardegna, nell’accoglienza delle donne che subiscono aggressioni, lesioni o stupro. Il nosocomio oristanese da circa due anni ha infatti attivato un percorso dedicato alle vittime di violenza, a cui al Pronto Soccorso viene attribuito un “codice rosa” e riservato uno spazio fisico separato rispetto al resto dei pazienti.
Inoltre un'equipe composta da medici, infermieri, assistente sociale e psicologo prende in carico la donna adottando tutti gli accorgimenti del caso: nel 2013 nel nosocomio oristanese sono stati 49 i casi che hanno seguito questo percorso. «Il riconoscimento ricevuto al concorso nazionale promosso da O.N.Da. è il frutto di un lungo lavoro che ci impegna da diversi anni – ha commentato il direttore generale della Asl 5 Mariano Meloni - La nostra Asl è infatti capofila della Rete provinciale interistituzionale contro la violenza sulle donne e i minori, nell'ambito della quale abbiamo varato iniziative di prevenzione e di contrasto del fenomeno. Tra queste, importante è stato elaborare delle procedure interne alle strutture ospedaliere e territoriali che ci permettessero di dedicare un'attenzione particolare alle vittime, procedure di accoglienza e di sostegno che ora saranno allargate a tutti i soggetti della Rete antiviolenza, tra cui Prefettura, forze dell'ordine, Tribunale e Procura, Provincia, Comuni, Centro Antiviolenza».
Quello della violenza di genere è un problema sempre più diffuso, con gravi conseguenze sociali e sulla salute psicofisica di chi viene aggredito. Lo scorso anno in Italia si è registrata la più alta percentuale di donne tra le vittime di omicidio, circa il 36% del totale (179 donne su 502 assassinii), il 14% in più rispetto al 2012. Secondo il rapporto Eures, pubblicato a novembre 2014, le Regioni centrali hanno presentato il maggior numero di femminicidi, anche se il Sud risulta l’area più a rischio; in 7 casi su 10, gli episodi di violenza si sono consumati nel contesto familiare e affettivo della donna per mano del coniuge, partner o ex-partner (66%). Per questi motivi, O.N.Da ha voluto porre in evidenza e premiare con un apposito riconoscimento le migliori competenze degli ospedali italiani con i Bollini Rosa, nell’ambito della presa in carico della donna vittima di violenza. I progetti candidati sono pervenuti da 66 strutture ospedaliere, di cui 42 al Nord, 17 al Centro e 7 al Sud e nelle Isole. Un apposito Comitato ha assegnato 2 riconoscimenti: una targa alle “Best Practice”, ovvero le strutture eccellenti nella gestione della donna vittima di violenza e una pergamena con le “Menzioni speciali” agli ospedali attenti e impegnati sul tema della violenza di genere.
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