Ugo Cappellacci
2 gennaio 2015
L'opinione di Ugo Cappellacci
Turismo in crescita, i meriti degli ex
Più 8,2% nel 2013 e più 10,3% del 2014: sono i dati, nella loro oggettività, a smentire il Partito del Disfare guidato dalla Giunta Pigliaru, che ha avuto il triste primato di smontare pezzo per pezzo la strategia di promozione del settore turistico faticosamente costruita durante la passata legislatura. Nonostante questa evidente strategia distruttiva, la Giunta Pigliaru si presenta puntuale ad attribuirsi indebitamente gli ottimi progressi del settore turistico in Sardegna, che prosegue un trend positivo concretizzatosi nel 2013 (+8,3% delle presenze rispetto al 2012) e confermato nel 2014 (+10,3% delle presenze rispetto al 2013).
Sono risultati che nulla hanno a che fare con questa Giunta, che premiano innanzitutto gli sforzi e la capacità dei nostri operatori di reagire alla crisi, ma sono anche il frutto di una precisa strategia di valorizzazione del comparto, da noi fortemente voluta nella passata Legislatura. Non solo abbiamo puntato sulla destagionalizzazione, la valorizzazione delle nostre aree interne con il turismo religioso, il turismo sportivo ed il turismo attivo, ma siamo andati anche ad incidere sui trasporti da e per l’Isola con l’entrata in vigore della tariffa aerea unica (per residenti e non residenti) e con le battaglie contro i signori del mare ed il caro traghetti.
L’attuale esecutivo invece si è distinto solo per le azioni distruttive: soppressione di Sardegna Promozione, azzeramento del supporto alle compagnie low cost, cancellazione del turismo religioso, contenziosi con le squadre e i testimonial sportivi di eccellenza, annullamento della borsa internazionale del turismo attivo, gravi ritardi nella preparazione dell’Expo 2015, nessuna campagna mirata di promozione, né sui media tradizionali, né su web e sui social network e, fatto più grave di tutti, passiva accettazione degli scenari monopolistici che incombono sui mari della Sardegna. La Giunta ha scelto un approccio ideologico, bocciando ciò che di buono è stato prodotto in passato senza impostare un’alternativa. Occorre un cambio urgente di rotta per evitare di dissipare i risultati conseguiti finora.
*Consigliere regioanle Forza Italia ed ex presidente della Regione
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