M.L.P.C.
13 febbraio 2015
Cagliari: l’Anfiteatro romano dimora dei gatti
L’Anfiteatro romano di Cagliari è, forse non tutti lo sanno, tuttora visitabile ma non gode di sicuro di ottima salute. Lo scorso dicembre sono state stanziate risorse per la sua rinascita ma al momento la situazione è di degrado e abbandono. L’unica nota che può far sorridere è la presenza dalla scorsa estate di una colonia felina che si è stanziata all’interno del monumento

CAGLIARI – Lo scorso dicembre la Giunta Zedda ha approvato il progetto definitivo per il completamento dei lavori di riqualificazione e restauro dell'Anfiteatro Romano. Ammontano a 1.500.000 euro le risorse stanziate per lo smontaggio delle strutture ancora presenti, per il completamento degli studi sui danni e il conseguente intervento di restauro vero e proprio che riguarderà tanto la parte visibile del monumento quanto gli spazi sottoterra. Il progetto si completa con la definizione dei percorsi per i visitatori (comunque già possibili oggi nella parte già interessata dai lavori) e la predisposizione dell'area come spazio per eventi culturali e di spettacolo dal vivo.
Ad oggi però uno dei monumenti più belli del capoluogo è in stato di abbandono. Le visite guidate sono possibili (sabato e domenica dalle 10,00 alle 16,00, negli altri giorni prenotandole telefonicamente al 339 6130531) ma l’aria che si respira è quella dell’incuria e del degrado. Nei giorni scorsi l’Unione Sarda ha testimoniato con fotografie lo stato in cui versa il monumento: nei suoi sotterranei rifiuti di ogni tipo, il legno delle passerelle è marcio, mangiato dall'incuria e le biglietterie sono diventate la casa di alcuni senzatetto.
Gli unici che stanno riportando la vita nel monumento al momento sono i gatti. Ebbene si, una colonia felina non ancora ufficializzata ha colonizzato dalla scorsa estate l’Anfiteatro occupando i suoi spazi. Ad averlo messo in luce l’Associazione culturale Sardegna Sotterranea che da sempre si occupa di far conoscere e divulgare la storia di Cagliari e dell’Isola. Marcello Polastri, giornalista, scrittore e presidente dell’associazione spiega: “In passato furono i pipistrelli ad occupare un tratto delle gallerie e una vicina caverna. Chissà, sarebbe bello sperimentare un turismo alternativo e forse più avventuroso per godere l’Anfiteatro “a tutto tondo“, a 360 gradi, dove uomini e animali convivono in pace. Purchè qualcosa si muova” e permetta che uno dei monumenti simbolo di Cagliari venga salvaguardato e reso fruibile per i cittadini e per i turisti.
Nella foto di Sardegna Sotterranea l’Anfiteatro
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