Mariangela Pala
20 maggio 2015
Pigliaru incontra i lavoratori Multiss a Porto Torres
A casa dal 1 luglio 73 lavoratori su 152 della Multiss, la società in house della Provincia di Sassari. Pigliaru incontra una delegazione di lavoratori della Multiss a Porto Torres

PORTO TORRES - A casa dal 1 luglio 73 lavoratori su 152 della Multiss, la società in house della Provincia di Sassari. Nei giorni scorsi sono pervenute le lettere che preannunciano i licenziamenti se la situazione non cambia. La causa, la riduzione dell’organico diretta conseguenza del mancato trasferimento dei fondi necessari alla Provincia. Da lunedì i sindacati hanno proclamato lo sciopero e lo stato di agitazione continuerà fino all’ottenimento di risposte concrete dalla Regione.
Intanto lunedì sera dopo le 20, al termine della manifestazione elettorale a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Luciano Mura, i rappresentanti sindacali ed una delegazione dei lavoratori della Multiss hanno incontrato a Porto Torres il presidente della Regione Francesco Pigliaru. La richiesta degli Rsa di Cgil, Cisl, Uil e Css della Multiss è stata quella di un intervento determinato e immediato per far ritirare le lettere di licenziamento con uno stanziamento di risorse a favore della società in house in attesa della riforma degli Enti Locali.
La risposta del presidente Pigliaru è stata quella di una possibile soluzione da individuare in accordo con gli assessori Paci ed Erriu. Tre le vie d’uscita da percorrere con urgenza: intervenire nel bilancio, nelle competenze e nella spinta di approvazione in Consiglio. Nei giorni scorsi i rappresentanti sindacali e un gruppo di lavoratori della Multiss avevano occupato i locali della Regione in via Roma (Casa Cugurra) a Sassari, sede degli uffici distaccati dell’Assessorato degli Enti locali e del Consiglio Regionale.
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