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S.A.
31 maggio 2015
Sbarco migranti, task force 118 e Protezione Civile
Per una prima valutazione sulle condizioni di salute, sarà a disposizione una squadra di 16 medici (12 dedicati alle visite degli adulti e 4 pediatri) e 10 infermieri, che potranno operare in ambulatori mobili predisposti dalla Protezione civile

CAGLIARI - «In questo momento è necessario evitare le polemiche e attivare, in maniera efficiente e solidale, tutte le forze del sistema regionale sardo per accogliere 900 migranti che hanno bisogno d’aiuto, dopo aver lasciato il loro Paese rischiando la vita». A dirlo è l’assessore della Sanità Luigi Arru spiegando come siano state organizzate le operazioni di soccorso e controllo, per la ricezione del più alto numero di profughi mai sbarcato nell’Isola. Il Sistema sanitario sardo, sotto il coordinamento della Prefettura di Cagliari e della Presidenza della Giunta regionale, in accordo con la Protezione Civile, si è attivato per organizzare le operazioni di assistenza nel Porto Canale di Cagliari.
Per una prima valutazione sulle condizioni di salute, sarà a disposizione una squadra di 16 medici (12 dedicati alle visite degli adulti e 4 pediatri) e 10 infermieri, che potranno operare in ambulatori mobili predisposti dalla Protezione civile, contemporaneamente con le procedure di identificazione effettuate dalle forze di polizia. A coordinare le procedure sanitarie nel porto è Silvana Tilocca, direttore del Dipartimento Igiene della Asl 8, esperta di medicina delle migrazioni. Tutti gli ospedali di Cagliari e della Sardegna sono stati preallertati, nel caso fosse necessaria una assistenza di secondo livello, in ragione del fatto che molti viaggiano da circa una settimana in condizioni disagiate.
Sono stati attivati due servizi, il primo diretto da Paola Botta per l’organizzazione dei mezzi di supporto (tende, ambulatori mobili, acqua) e l’altro diretto da Maria Antonietta Raimondo per la gestione dell’emergenza, che ha coinvolto anche le Associazioni di volontariato. A coordinare tutte le operazioni è il direttore generale della Protezione Civile, Graziano Nudda, «che ha gestito tutte le attività con grande professionalità – ha detto l’assessore Spano – e disponibilità su ogni fronte. Voglio ringraziare le 100 persone tra volontari e operatori della Protezione civile, i quali hanno dimostrato sul campo tutto il loro potenziale, fornendo un ottimo servizio e un importante supporto. Alla buona riuscita dell’operazione hanno contribuito anche gli uomini del Corpo Forestale».
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