PORTO TORRES - Numerosi in piazza contro un “nemico” comune: Abbanoa. A Porto Torres è scattata una vera e propria mobilitazione contro la società idrica, a causa dei continui disservizi che perdurano ormai da cinque anni. Ieri sera l’associazione Civiltà è Progresso ha organizzato un sit in piazza Umberto I per denunciare ancora una volta la mancanza di trasparenza, disservizi a go go e le bollette “pazze”, tutti gravi disagi subiti dalla cittadinanza, giunta ormai allo stremo dopo ben 53 lunghi giorni durante i quali si vietava l’utilizzo alimentare dell’acqua di rete.

Poi l’ordinanza di revoca del divieto che ha segnato l’inizio del calvario: un’acqua poco limpida (in alcuni casi di colore marrone intenso) e maleodorante in uscita dai rubinetti. «Disagi e danni economici dunque, aggravati dalla crisi e dalla condizione economica in cui versano numerose famiglie», ha dichiarato il Presidente di Civiltà è Progresso, Alba Rosa Galleri. La sollevazione popolare scattata contro il mal funzionamento del servizio ha portato nella serata di ieri ad confronto con il sindaco, Sean Wheeler che, armato di megafono, ha risposto all’invito rivoltogli dai cittadini.

Nel suo breve intervento ha dichiarato di essere al fianco della comunità e dell’associazione che sta portando avanti diverse iniziative tra le quali la class action. Il sindaco ha deciso di andare fino in fondo alla battaglia, scegliendo come obiettivo quello di cercare di uscire da Abbanoa, un’opportunità da valutare e condividere con i cittadini, per i quali è arrivato il momento di "incrementare l'azione di lotta" contro il gestore unico del servizio idrico integrato. «Quanto questo sia realizzabile non è dato sapere soprattutto in tempi brevi, - afferma il Presidente di Civiltà è Progresso - mentre i cittadini si aspettano che finalmente il problema dell’acqua potabile sia portato a soluzione».