S.I.
24 luglio 2015
Rubiu (Area Popolare): «evitare chiusura poste a Cortoghiana»
E’ solo l’ultima botta su un territorio che già si è visto sottrarre diversi servizi pubblici. Intervento in Consiglio Regionale

CAGLIARI - E’ solo l’ultima botta su un territorio che già si è visto sottrarre diversi servizi pubblici. La chiusura dell’ufficio postale di Cortoghiana – una frazione che con oltre tremila abitanti rappresenta una delle maggiori realtà della Provincia – si traduce in un ulteriore indietreggiamento dello Stato sul territorio. Da qui la mozione urgente di Gianluigi Rubiu, capogruppo di Area Popolare, che non esita a definire la decisione.
«Uno scippo assurdo e illogico. Infatti, altre strutture del territorio sono state soppresse da Poste Italiane, facendo così venir meno una delle attività maggiormente utili ai cittadini ed al sistema produttivo della borgata (dal commercio alle attività artigianali in genere), che si troveranno così ad affrontare diversi chilometri per raggiungere altri presidi dislocati sul territorio – sottolinea Rubiu - La sforbiciata infatti ha sinora portato alla cessazione delle filiali di Rio Murtas, Villarios, San Benedetto e Terresoli. Si impone una drastica riduzione dei servizi, senza pensare che il taglio potrebbe pregiudicare le possibilità di sviluppo del territorio».
Una situazione allarmante che si aggiunge alle piaghe economiche e sociali. «Il Sulcis Iglesiente è attanagliato da una crisi economica e sociale che appare senza via d’uscita, con la dismissione di diverse fabbriche e la perdita di migliaia di posti di lavoro – aggiunge Rubiu - Una desertificazione del territorio, con una povertà galoppante che lascia intravedere orizzonti negativi per il futuro».
L’appello, quasi un ultimatum, di Rubiu non lascia spazio ad equivoci: «Occorre convocare immediatamente un tavolo di confronto con Poste Italiane volto a salvaguardare gli uffici pubblici ancora dislocati sul territorio, senza colpire un territorio già martoriato da una interminabile crisi economica e sociale. E’ necessario predisporre in tempi certi soluzioni alle vertenze, ostacolando la chiusura di altri presidi pubblici nel Sulcis Iglesiente».
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