A.B.
25 luglio 2015
Carenza infermieri: l´allarme di Uil Sanità
Il sindacato «prende atto che le continue segnalazioni del personale infermieristico, dei coordinatori e del personale medico e sanitario del il Presidio Ospedaliero Paolo Dettori di Tempio Pausania sono causate da una cronica carenza di personale infermieristico, Oss e ausiliario in diverse Unità Operative Ospedaliere»

TEMPIO PAUSANIA - «La Uil Sanità prende atto che le continue segnalazioni del personale infermieristico, dei coordinatori e del personale medico e sanitario del il Presidio Ospedaliero “Paolo Dettori” di Tempio Pausania sono causate da una cronica carenza di personale infermieristico, Oss e ausiliario in diverse Unità Operative Ospedaliere». Inizia così il grido dall'allarme lanciato dal segretario provinciale della Uil Fpl Augusto Ogana, che sottolinea come in «UuOo. quali in particolare la Medicina ma anche la Chirurgia, la carenza di personale (dal 1 agosto mancheranno undici professionalità del comparto) rende impossibile garantire i turni e consentire la continua presenza del personale infermieristico e delle figure di supporto nei reparti».
Per il sindacato, l’insufficiente numero del personale del comparto sanità acquisisce connotazioni inaccettabili durante in periodo estivo, non consentendo la programmazione dei turni soggetti a continue variazioni che incidono pesantemente sulla qualità della vita dei dipendenti ed impediscono anche la fruizione delle ferie estive e dei riposi dei turni come stabilito dalle norme europee. A tutto ciò, viene spiegato, si aggiunge il continuo ricorso allo “straordinario” che nel Presidio Ospedaliero tempiese «ha però carattere di gratuità infatti, lo svolgimento della prestazione lavorativa extraorario e la disponibilità del personale infermieristico e di supporto è accompagnata da una totale assenza di corresponsione economica e persino della fruizione del “riposo per recupero ore eccedenti l’orario di servizio”».
«Per lungo tempo – spiega Ogana - è stata garantita la copertura dei turni per senso di dovere ed appartenenza dei singoli operatori ma ora, a fronte del totale silenzio della Direzione aziendale della Asl n.2, non può più rimanere celata la gravità della inadeguatezza organizzativa nel presidio tempiese e insufficienza delle dotazioni organiche per servizio e per UuOo». Per qusto, la Uil sanità chiede l’immediata risoluzione delle criticità, «che non solo rappresentano una violazione dei diritti contrattuali ma, paradossalmente e fatto ancora più grave, rischiano di nuocere pesantemente sul nostro vero datore di lavoro: i cittadini galluresi, che si rivolgono a noi solo per motivi di salute e ai quali va garantita la migliore qualità e quantità del servizio sanitario in condizioni di uguaglianza ed evitando di creare divari e discrepanze tra il presidio tempiese e quello olbiese entrambi targati Asl n.2. Non è intendimento di questa organizzazione sindacale, la seconda per voti nella Asl n.2, consentire che parte del personale e delle strutture aziendali sia considerato “Figlio di un Dio minore”. Tempio e la sua struttura sanitaria pubblica sono patrimonio della Gallura a cui va garantito la pari dotazione professionale, tecnologica, strumentale, logistica ect», conclude il segretario provinciale Uil Fpl.
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