Sebastiano Bussu
26 settembre 2015
L'opinione di Sebastiano Bussu
La crisi deve risolversi immediatamente
La città non si può permettere una crisi prolungata, un’azione di governo debole e tantomeno un commissariamento in caso di dimissioni del sindaco Nicola Sanna. La città è attraversata ormai da anni da una forte crisi economica probabilmente anche più acuta del resto dell’Isola, negli ultimi decenni le Amministrazioni che si sono susseguite hanno inanellato una serie di scelte strategiche poi rivelatasi completamente sbagliate e che hanno impoverito e defraudato questa città della sua identità, della sua cultura e della sua economia, portandola ad essere una città che vive quasi esclusivamente di servizi e non più di produzione artigiana, contadina e pastorale, mentre il cuore pulsante della città, fatto di storiche e affascinanti botteghe, è stato trapiantato negli anni in modo innaturale, in periferia, nella Zona Industriale creando un ridicolo agglomerato di centri commerciali completamente fuori misura e spropositato per la città.
Si può e si ha il dovere di porre rimedio (probabilmente serviranno tanti anni), ma è importante dare da subito delle virate decise nella direzione delle vocazioni che la città ha storicamente avuto, e per questo ha bisogno di una guida autorevole, libera nelle scelte e nelle decisioni, così come i sassaresi hanno fortemente voluto che questo sindaco fosse al timone di una nave che sapevano navigare da troppi anni troppo vicino agli scogli. Il sindaco ha già dimostrato di voler, di potere e di avere la capacità di imprimere questa svolta che attendiamo da anni, ma i rapporti interni al suo stesso partito ne hanno finora reso debole e timida l’azione di governo.
E’ necessaria quindi, quanto prima un atto di responsabilità e quindi di rispetto della volontà dei cittadini da parte del partito che guida la coalizione che ha sostenuto Sanna come sindaco, difendere con forza ciò che si è costruito con il consenso del 65percento dei sassaresi ed essere consapevoli che ogni giorno che passa costituisce un danno per la città in un momento in cui su altri tavoli (ai quali Sassari sarà invitata ma assente) si discute e si fanno le riforme di Enti locali, Scuola e Sanità, ovvero si sta programmando il futuro dei territori per i prossimi decenni. Non sappiamo cosa si discute e cosa si rivendica all’interno del partito di maggioranza relativa, ed anche poco ci interessa, ci interessa (e questo è l’invito che facciamo), che questa loro partita non venga giocata a discapito degli interessi della città e dei cittadini.
* coordinatore provinciale La Base
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