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Marco Tedde 30 gennaio 2016
L'opinione di Marco Tedde
L´agro algherese paralizzato senza Puc
<i>L´agro algherese paralizzato senza Puc</i>

Il Piano Paesaggistico Regionale prevede che le imprese agricole con sede nei Comuni sprovvisti di Puc non possano realizzare progetti di ampliamento strutturale e, quindi, sono di fatto escluse dai contributi regionali e comunitari stanziati per queste finalità. Una evidente e grave perdita di competitività rispetto a quelle imprese che hanno sede in comuni dotati di un Piano Urbanistico Comunale. Non è possibile far dipendere la competitività di un impresa agricola dall’approvazione del Puc che è di esclusiva competenza del Comune.

L’anno scorso, la Commissione Europea ha approvato il Programma di Sviluppo Rurale della Sardegna per gli anni 2014-2020 ai quali sono stati destinanti 340milioni di euro ai quali le imprese agricole algheresi non potranno di fatto accedere per ampliare le proprie strutture. Ciò sarà consentito, invece, alle imprese concorrenti distanti magari solo qualche chilometro, ma che hanno la fortuna di avere la sede in un Comune dotato di Puc. È una concorrenza impari che non dipende dalla capacità delle nostre imprese di stare sul mercato ma da fattori ad esse estranei sui quali non hanno controllo.

È necessario prevedere che l’accesso alle agevolazioni regionali e comunitarie da destinare alla realizzazione o ampliamento di nuove strutture sia sganciato dalle sorti dei piani urbanistici comunali il cui iter è spesso lungo e costellato di insidie. Parliamo del comparto agricolo, un settore che più di altri in Sardegna sconta il prezzo dell’insularità e della globalizzazione. Di un pilastro dell’economia locale che ha tempi e dinamiche decisamente incompatibili con quelli di predisposizione ed approvazione del Piano Urbanistico Comunale la cui adozione ad Alghero era giunta alle battute conclusive ma che è stata interrotta nel 2011 dalle dimissioni di alcuni consiglieri comunali, con conseguente scioglimento del Consiglio. Legare il destino delle nostre imprese agricole a quello del Puc è miope oltrechè profondamente iniquo. Per queste ragioni ho chiesto al presidente Pigliaru ed alla Giunta Regionale di individuare una soluzione che cancelli questo odioso vincolo e consenta alle imprese agricole sarde di competere ad armi pari.

* vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale



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