ALGHERO - L’imponente chiesa di San Marco e la piazza Venezia Giulia a Fertilia non sono riuscite a contenere l’enorme folla di gente che ha voluto stringersi intorno alla famiglia per l’ultimo saluto a Fabrizio Ortu. Il giovane che all’alba della vigilia di natale per un tragico incidente ha lasciato i suoi cari. Centinaia e centinaia di giovani amici, conoscenti, parenti e gente comune hanno affollato e reso problematica la circolazione in tutto il centro della borgata. Segno di quanto era conosciuto e ben voluto il giovane appena venticinquenne e la sua famiglia. Una folla commossa che ha voluto manifestare la sua vicinanza con un fragoroso e lungo applauso all’uscita della chiesa sul sagrato. Il feretro è stato portato a spalla da alcuni suoi amici e giocatori dell’Amatori Rugby Alghero, sport che praticava Fabrizio. La santa messa è stata celebrata oltre che dall’attuale parroco di Fertilia Don Raffaele Madau anche dal canonico della cattedrale mons. Angelo Cocco ex parroco della borgata e che conosceva bene Fabrizio. Lo stesso Don Angelo nel suo ricordo ha manifestato alla famiglia anche la vicinanza del vescovo mons. Giacomo Lanzetti che nella messa di mezzanotte in cattedrale ha ricordato nella preghiera Fabrizio. Anche l’amministrazione comunale ha voluto essere presente alla cerimonia. Era presente infatti in vicesindaco Antonello Muroni. Giovani tanti giovani come Fabrizio scossi e turbati dal tragico incidente che ha portato via il loro amico che poco prima era con loro, si interrogavano su questa improvvisa morte per certi versi incomprensibile, ma sempre in agguato segno di quanto precaria è la vita su questa terra. Purtroppo è anche vero che non è mai troppa la prudenza sulle strade specialmente nelle ore notturne. Ma inutile interrogarsi sui “se” “ma” “forse”. Ormai il giovane ragazzo dal volto sempre sorridente come hanno ricordato i suoi amici, scherzoso e sempre disponibile rimarrà certamente nei ricordi di quanti l’hanno conosciuto e stimato. E per la famiglia non resta che un dolore straziante un ferita al cuore che difficilmente qualcuno potrà rimarginare. Anche dopo la cerimonia funebre la folla ha voluto rimanere vicino al feretro recandosi al cimitero dove per circa un ora era impossibile entrarvi per via dell’incredibile intasamento veicolare.