Giuseppe Marceddu
27 aprile 2016
L'opinione di Giuseppe Marceddu
Wheeler, il re nudo
Doveva essere il portabandiera del rinnovamento, il paladino del nuovo corso, si è dimostrato invece un sindaco vacuo e privo di ogni briciolo di acume politico. Sean Wheeler è un re nudo ormai, con tutta la sua imbarazzante e pletorica incapacità pregna di slogan utili solo ad attirare consensi ma inefficaci ed anzi deleteri nell’opera amministrativa. Nel gruppo di maggioranza penta stellato di Porto Torres c’è chi questo l’ha capito da tempo e chi invece l’ha realizzato di recente ma, in ogni caso, il primo cittadino ora non gode più della fiducia dei suoi se non quella prettamente formale che lo tiene in piedi insieme alla sua giunta. Non si può dire che all’interno del gruppo ci siano spaccature evidenti ma le crepe cominciano ad intravedersi.
In barba ai principi grillini dell’uno vale uno la piramide gerarchica ha preso forma in modo naturale sotto la spinta delle singole personalità. A dire il vero si tratta di una piramide senza apice la cui sommità è rappresentata dal triumvirato Sassu - De Marco - Pintus che ha preso in mano, di fatto, le redini della città. L’assessore Sassu, che a onor del vero è l’unico che in questi dieci mesi di governo stellare si è distinto fra il nulla generale, ha assunto appieno l’incarico di sindaco fin dal giorno dell’insediamento e quell’appellativo di vice è in realtà solo una pro forma istituzionale.
Non che abbia dimostrato chissà quali abilità, ha agito sempre nell’ambito dell’ordinaria amministrazione, ma bisogna pur riconoscergli l’impegno profuso. La presidente del Consiglio Loredana De Marco ha invece mostrato da subito le sue grandi doti da giurista dando un’interpretazione nuova e inedita del TUEL e dei regolamenti comunali. I lavori consiliari si sono trasformati in assemblee dove vige la sola regola del nessuna regola e la tutela dei componenti, dentro e fuori il Palazzo, è affidata alla circostanza del momento. Il suo ruolo è stato ampliato e le competenze ora spaziano dalle funzioni di assessore con multi delega a quella di voce ufficiale del gruppo di maggioranza.
Quanto al lavoro svolto di assessore occulto, ammesso candidamente dalla stessa in Consiglio Comunale, è opportuno ricordare alla De Marco che il vuoto della giunta non può essere colmato dal suo operato, ahimè no. Il ruolo nel triumvirato del consigliere Massimo Pintus merita invece una riflessione. La sua presenza afona nelle riunioni consiliari è supportata da una voce autorevole ed ascoltata dietro le quinte e questo la dice lunga sullo spessore politico e caratteriale del resto della truppa. Il grande tessitore turritano agisce nell’ombra e, in sintonia con il Sassu e la De Marco, gestisce il gruppo e il lavoro della giunta. Sia ben chiaro, le competenze e le capacità dei tre sono pari a quelle degl’altri penta stellati, Wheeler compreso, ma la differenza col primo cittadino ufficiale sta nel fatto che a quest’ultimo manca completamente lo spirito d’iniziativa e l'inclinazione all’impegno.
Wheeler è un condensato di demagogia e sconsolante cialtroneria. In sintesi il governo della città è affidato all’iniziativa puerile, estemporanea e raffazzonata dei consiglieri portatori d’acqua e all’approssimazione del triumvirato elettosi a direttorio interno. Sean è relegato al semplice ruolo di rappresentante istituzionale laddove, purtroppo, lo stesso direttorio non può far nulla per evitare il ridicolo in cui le sue ormai proverbiali uscite fanno cadere l’intera Amministrazione. Ma di questo e della marginalità del suo ruolo il nostro Sean è inconsapevole.
Nel suo mondo il sindaco ha compiti ben precisi: presiedere le manifestazioni preferibilmente quelle di tipo ludico - culturali; condividere i post del movimento su Facebook; divulgare comunicati stampa confezionati dalla struttura comunale; autocelebrarsi sui social con video auto prodotti; indossare la fascia tricolore, mentire. Gli atti, la formalizzazione degli accordi, i progetti e la loro ufficializzazione, la pianificazione e il pragmatismo non fanno parte del suo repertorio. In tutto questo di programmazione e misure concrete per affrontare i gravi problemi che assillano il territorio non si vede né mai si vedrà neanche l’ombra, con tanta pace per chi nel M5S aveva visto la soluzione al dramma socio economico cha attanaglia la città ed in Sean la giusta alternativa alla vecchia politica. Benvenuti a Tragicomicopoli.
*libero professionista
|