Simone Campus
29 aprile 2016
L'opinione di Simone Campus
Sulla rete Metropolitana 5 Stelle allo sbando
Stamattina si è svolto un consiglio comunale a tratti surreale col M5S che pur di non votare lo statuto della nuova “Rete metropolitana” ha preferito uscire dall’aula e con Forza Italia che dopo attacchi feroci al Centrosinistra decide di astenersi, offrendo uno spettacolo veramente ingeneroso per una città e un’amministrazione che si candidano a guidare un territorio intero. Quello che doveva comunque essere un momento di grande coesione per tutto il territorio, e di superamento delle rivalità politiche, con Sassari a fare da battistrada verso un percorso di sostanziale parità con Cagliari, è diventata l’occasione per rimbalzarsi responsabilità e rievocare antiche divisioni senza che questo abbia ad oggi nulla di costruttivo. Un piangersi addosso che ci fa solo male come territorio.
La riforma degli enti locali non è certo quella che il Nord Sardegna si aspettava, occorre riconoscerlo, e il Centrosinistra nel suo insieme se ne carica la responsabilità sulle spalle, ma non serve piangere su latte versato. Se non siamo riusciti ad ottenere il riconoscimento di città metropolitana è per l’incapacità di questo territorio di fare sistema che è una responsabilità generalizzata e non di una parte politica in generale, ma anziché prenderne atto e invertire la marcia si preferisce alimentare ulteriori inutili divisioni che ci isolano come città e ci indeboliscono agli occhi delle altre aree regionali.
Il tentativo di bloccare l’approvazione dello statuto, rinviandone l’approvazione, dopo che tutti i sindaci e segretari comunali avevano condiviso il testo, è stato respinto dalla maggioranza che si è mostrata compatta, non poteva passare dal consiglio comunale di Sassari un messaggio sbagliato che avrebbe interrotto un iter avviato da tutti i comuni dell’area vasta che ha già visto Sennori votare il nuovo statuto e vedrà nelle prossime ore tutti i comuni interessati aderire solennemente alla Rete. C’è da spettarsi che non arrivino scherzi da Porto Torres dove il sindaco ha prima dato via libera ad un testo condiviso e oggi sembra ostaggio del suo partito che sembra non condividere più l’importazione dello statuto della Rete Metropolitana.
Se così dovesse essere, deve risultare chiaro qual è la posta in gioco far saltare un assetto istituzionale unitario che è già fragile di per se condannerebbe il Nord Ovest della Sardegna alla più totale irrilevanza e all’impossibilità di compiere azioni strategiche. Se Porto Torre dovesse restare fuori dalla Rete, col suo porto e le sue infrastrutture industriali, farebbe un danno incalcolabile a tutto il territorio senza che per altro ce ne sia una ragione. Speriamo che i cittadini di Porto Torres e i suoi amministratori comprendano pienamente il pericolo perché certamente i 5stelle non hanno capito a che gioco stanno giocando.
*consigliere comunale Pd Sassari
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