Sabato, è stato inaugurato in Via Columbano l´evento sui Abiti e manufatti della cultura popolare sarda
ALGHERO - Sì è svolta sabato, in Via Columbano, con il taglio del nastro alla presenza di due ragazze delle associazioni "Bestimentas de Muda" di Codrongianos e Gruppo Spontaneo Ossi nei rispettivi costumi antichi, l'inaugurazione della mostra "S'acu pinta. Abiti e manufatti della cultura popolare sarda", l'esposizione organizzata ad Alghero in occasione della 67esima edizione della Cavalcata Sarda, che si svolgerà domenica 22 maggio a Sassari. Sono infatti molti, gli algheresi ed i turisti che si spostano dalla città catalana al capoluogo, in occasione della festa che affonda le sue radici storiche nel lontano 1899, anno in cui si svolse la prima sfilata organizzata in onore della visita a Sassari del re Umberto I e della regina Margherita.
La mostra, a cura di Giammario Demartis, propone ai visitatori una selezione di abiti e manufatti della cultura popolare, dagli indumenti agli oggetti di uso quotidiano. Tra i circa cinquanta pezzi che saranno esposti spiccano il costume femminile di gala di Samugheo del 1910, abito femminile feriale di Ittiri del 1890, abito femminile festivo di Nulvi degli Anni Dieci, bolero festivo Ossi 1870. Tra i manufatti vari cestini dei primi del Novecento, zucca- contenitore incisa d'Ittiri del 1884, piccola cassapanca barbaricina della fine dell'Ottocento, copricassa di Villasor degli Anni Venti, timbri per pane primi Novecento. Sarà possibile visionare una serie di abiti sardi miniaturistici realizzati negli Anni Cinquanta dalle sorelle Ruju di Sassari. Fanno da contorno alla mostra foto d'epoca e opere d'arte a tema.
La mostra è ospitata nei negozi e nelle vetrine diella Galleria Antiquaria Belle Epoque, in Via Columbano 31; Efisio Marras, in Via Columbano 25; Euli900 ceramiche artistiche, in Via Minerva 9; Boutique Bruna Cano, in Via Minerva 21. L'evento è promosso dal Comitato Attività vie Minerva e Columbano, con il patrocinio del Comune di Alghero e della Fondazione Meta, in collaborazione con le associazioni Tabularasa e MaMa di Sassari, l'associazione Impronte di Alghero e l'Azienda Vitivinicola Vigne Deriu di Codrongianos. Con la cortese collaborazione di Giuliana Portas, dello Sportello Linguistico della Regione Autonoma della Sardegna per il catalano di Alghero.
Nella foto: il taglio del nastro