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Silvio Lai 18 giugno 2016
L'opinione di Silvio Lai
Vicenda latte, niente più casi Romania
<i>Vicenda latte, niente più casi Romania</i>

Ho molto apprezzato le parole del vice ministro dell’agricoltura Andrea Olivero che ha rassicurato la splendida platea di Coldiretti, riunita oggi alla fiera di Cagliari, sui tempi entro i quali sarà vigente la nuova norma sull’etichettatura dei prodotti. Se l’Europa completerà l’iter nei tempi previsti entro tre o quattro mesi sarà impossibile che avvengano contraffazioni o casi Romania come quello venuto ieri alla ribalta nazionale. Al di là della regolarità formale la norma sull’etichettatura renderà chiaro al consumatore se un prodotto sardo o italiano viene realizzato a partire da materie prime locali o importate. Lo hanno detto chiaramente anche i vertici della Coldiretti ringraziando il Governo per questa e altre iniziative messe in campo in questi anni a favore del mondo agricolo. Un settore che rappresenta se non l’unico uno dei pochi nei quali cresce occupazione produzione e qualità dei prodotti.

È la migliore risposta allo sconcerto generato, in particolare nell’Isola, dal camion bloccato a Piacenza. Si tratta, come detto, di un fatto probabilmente tutto regolare sul piano formale ma preoccupante sul piano sostanziale. Si pensi, come denunciato durante la manifestazione, che da una parte si dice che c’è poco latte, e per questo si sarebbe costretti ad importarlo, e dall’altro si propongono ai pastori prezzi più bassi, perché ci sarebbe un eccesso di produzione. Le due cose sono evidentemente in contrasto tra di loro e dopo la notizia di ieri si vede in tutta evidenza che il gioco del mercato del latte e dei prodotti sardi non è trasparente come dovrebbe essere. Ciò che può fare la regione, e che sta in parte già facendo con la proposta importante del pecorino bond presentata nei giorni scorsi e destinata a creare autonomia finanziaria nella base dei piccoli produttori, è di garantire che risorse economiche pubbliche non vadano mai più a chi non utilizza nel sistema agroalimentare prodotti di base di origine sarda.

Per quanto mi riguarda, nel fare i complimenti all’organizzazione di Coldiretti, guidata in Sardegna da Cualbu e Saba, riconfermo il massimo impegno nel sostenere il lavoro dei pastori e di coloro che garantiscono la qualità e le origini dei prodotti sardi, facendo un appello al Governo, perché nel patto della Sardegna siano evidenti le misure a sostegno del comparto agricolo nell’Isola, anche quello legato alle innovazioni dell’economia verde e le produzioni del sistema ovi caprino estendendo ad esso le normative già esistenti per il settore bovino.”

* senatore del Partito Democratico
18:04
Coinvolge 3.865 beneficiari distribuiti su 142 comuni che hanno dichiarato lo stato di calamità. Sono 1416 le imprese che riceveranno un indennizzo medio di 1.400 euro e altre 584, un indennizzo medio di 3500



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