Red
18 novembre 2016
«Centro di Salute Mentale al collasso»
Nonostante le denunce pubbliche e le autorevoli richieste d´intervento inoltrate all´assessorato regionale alla Sanità e all´Asl competente nulla si muove. Interrogazione urgente depositata in Regione dal PdS

ALGHERO - Il Gruppo Partito dei Sardi ha depositato un’interpellanza in Consiglio regionale con cui si chiede all’assessore dell’Igiene, Sanità e Assistenza sociale e all’intera Giunta, di porre fine alle «condizioni di grave disagio nelle quali versano i pazienti del Centro Salute Mentale di Alghero e in cui sono costretti a operare i pochi medici e infermieri rimasti in servizio». Nei giorni scorsi erano state numerose le denunce pubbliche e le richieste d'intervento dell'assessorato alla Sanità, ad iniziare da quella del Primo cittadino, Mario Bruno.
Il documento sottoscritto da Roberto Desini (primo firmatario), Gianfranco Congiu, Augusto Cherchi e Piermario Manca, evidenzia il progressivo declassamento subito dal Csm di Alghero negli ultimi anni, fino ad arrivare alla situazione odierna: «Il Centro di salute mentale è stato privato della Comunità terapeutico riabilitativa e del Centro diurno», spiega l’onorevole Desini, «nel corso degli anni l’organico è stato progressivamente e costantemente impoverito al punto che ormai non è più sufficiente a garantire i servizi necessari per l'assistenza e la riabilitazione degli oltre novecento pazienti che ricorrono ai servizi del Centro ogni anno», continua Desini. «È palese che questa situazione non possa essere più tollerata e che il CSM di Alghero debba essere messo nelle condizioni di operare al meglio e a pieno organico per garantire un servizio fondamentale all’utenza», conclude Roberto Desini.
Attualmente il Centro Salute Mentale di Alghero è al servizio di ben ventitré comuni, per una popolazione di circa 80 mila persone, cui si aggiungono in estate l’alto numero di turisti presenti nel territorio, e registra una media annuale di circa millecento contatti e novecento pazienti assistiti. Tutto questo con un’équipe medica multidisciplinare che, rispetto alle origini, è ormai quasi totalmente disgregata: l’unica psicologa in organico ha chiesto e ottenuto il trasferimento nel 2012 e non è mai stata sostituita (nonostante sia già stato espletato un concorso pubblico per tale figura professionale); il Centro è stato, nel tempo, privato dei sei educatori professionali e dei due assistenti sociali originariamente presenti; tre medici sono stati traferiti e non sostituiti. A oggi l’organico del CSM di Alghero è composto soltanto da quattro medici, un coordinatore infermieristico e undici infermieri, di cui uno distaccato all’ambulatorio di Thiesi.
Una situazione che ha costretto il Servizio a ridurre gli orari di apertura giornaliera e a chiudere il sabato perché è impossibile garantire due turni giornalieri sulle 12 ore; inoltre, ai medici rimasti presso il Centro competono anche le consulenze presso i due ospedali di Alghero e presso gli ospedali di Ittiri e Thiesi, oltre che per il Pronto soccorso dell’ospedale di Alghero. Oltre che sul personale che lavora alacremente nel CSM, questa organizzazione insufficiente si ripercuote negativamente sui pazienti, che non possono ricevere un’adeguata assistenza in termini sia quantitativi che qualitativi, dovendo fare i conti con un servizio ad orario ridotto e con la mancanza di figure e strutture fondamentali nel loro processo di riabilitazione e risocializzazione.
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