Red
20 dicembre 2016
Trenino verde, mozione in Consiglio regionale
E’ la richiesta del capogruppo regionale Udc Gianluigi Rubiu che ha invocato un impegno della giunta per la messa in sicurezza del tracciato e la ripresa del lavoro per gli operatori impegnati sul circuito

NUORO - Una mozione per sollecitare l’ammodernamento della linea ferroviaria del Trenino verde, con la valorizzazione turistica delle strade ferrate. E’ la richiesta del capogruppo regionale Udc Gianluigi Rubiu che ha invocato un impegno della giunta per la messa in sicurezza del tracciato e la ripresa del lavoro per gli operatori impegnati sul circuito.
«Il collegamento è stato più volte interrotto, nel corso dell’ultima stagione – spiega il rappresentante dei centristi nell’aula di via Roma – a causa dell’usura delle traversine metalliche sui ponti delle zone interne e dell’alto rischio per i passeggeri. Le figure professionali che operano sulla linea sono da mesi fermi, senza un lavoro. E’ il caso di addetti alla manutenzione, gestori di alcune case cantoniere e operai della linea».
L’interruzione è stata decisa dall’Arst – che detiene il funzionamento e la gestione degli impianti – per garantire l’alta funzionalità della tratta. Con il documento presentato dal gruppo Udc si intende accelerare la manutenzione della linea che da Mandas si spinge sino a Laconi, Sorgono, Seui, Ussassai e altri centri della Barbagia e dell’Ogliastra. «Si tenga conto che il Trenino verde, che si sviluppa per 430 chilometri che vanno dal vecchio Ducato di Mandas ai paesi dell’interno – aggiunge Rubiu – rappresenta una delle opportunità di crescita per il turismo e le infrastrutture a vocazione culturale, naturalistica e agroalimentare dislocate sul territorio».
Attualmente si stanno sviluppando numerose attività ricettive lungo il percorso. «Dal tour nei battelli nei laghi interni sino ai ristoranti ed ai musei – conclude Rubiu – che puntano sul trenino verde come risorsa unica dal punto di vista turistico ed economico. E’ necessario che la Regione si attivi con il Ministero dei trasporti, che ancora si occupa della linea, per assicurare le risorse per la messa in sicurezza della tratta come un possibile sentiero di sviluppo per la Sardegna».
|